Torna in aula per la prima volta oggi a Firenze, in occasione della nuova udienza dell’appello bis del processo per l’omicidio di Meredith Kercher Raffaele Sollecito. In tribunale, interverranno i carabinieri del Ris. I militari dovranno illustrare l’esito di una perizia svolta sul Dna trovato sul coltello, lo stesso che secondo l’accusa sarebbe stato usato per il delitto. Stando ai risultati delle analisi, la traccia sarebbe attribuibile ad Amanda Knox. Sollecito, com’era stato assicurato dal padre, è quindi rientrato da Santo Domingo. Ai giornalisti, che l’hanno intercettato mentre si recava in albergo, ha solo specificato “Ho molte cose da dire”. Il padre ieri ha invece spiegato: “Non facciamo interviste né rilasciamo dichiarazioni. Ci prepariamo all’udienza dove con tutta probabilità Raffaele farà dichiarazioni spontanee”. Come spiega La Nazione:
I primi a salire sul banco dei testimoni saranno i due carabinieri del Ris di Roma che la corte aveva incaricato per svolgere la perizia su una traccia di dnatrovata fra l’impugnature e la lama del coltello recuperato a casa di Sollecito e giudicato l’arma del delitto. Le analisi hanno rilevato una quantità di materiale genetico «estremamente esigua» con «un elevato grado di compatibilità» con «il profilo genetico di Amanda». Dopo l’illustrazione della perizia da parte dei Ris parleranno i consulenti delle difase degli imputati, quelli della famiglia Kercher e quelli del sostituto procuratore generale Alessandro Crini.
L’udienza, con tutta probabilità, si concluderà nel pomeriggio con le annunciate dichiarazioni di Raffaele Sollecito. Il palagiustizia di Firenze è blindato, stamani si annunciano centinaia fra giornalisti, fotografi e telecamere. Le prossime udienze si svolgeranno il 25 e il 26 novembre prossimi, la sentenza dovrebbe arrivare entro dicembre.