Dove finisce l’olio delle patatine fritte? Sono sempre più le società che si occupano della raccolta degli olii esausti, quegli olii usati per friggere le patatine e che sono un vero e proprio veleno per l’ambiente. Cosa farne? A esempio usarli come biocarburante. Oltre che tutelare l’ambiente, riciclare l’olio aiuta anche i ristoratori che altrimenti dovrebbero pagare per smaltirlo:
“E’ una soluzione vantaggiosa per tutti perché noi vogliamo fare del nostro meglio per essere green, fare qualsiasi cosa per l’ambiente – spiega Larry Keane partner di un fast food – non ci costa niente in più anzi…” La ditta Grease Lightning si occupa di raccogliere e trasformare gli oli esausti in biocarburante.”Negli ultimi 4 anni – spiega un manager dell’azienda, Jamie Hutson – c’è stata una vera e propria guerra nell’offerta tra ristoranti e società che raccoglievano l’olio che ha dato valore a questi rifiuti” Il valore di quest’olio, che viene sottoposto a un processo di raffinazione prima di finire nei serbatoi delle auto, è cresciuto a tal punto da diventare l’obiettivo di molti ladri”. Abbiamo serbatoi d’acciaio con spesse grate di metallo ma noi abbiamo visto dei saldatori entrare e tagliare le grate per rubarci l’olio”. Questa società raffina circa 12mila barili al giorno ritirando l’olio da 3mila ristoranti di Manhattan.”Ci piace dire che in un colpo solo salviamo il mondo e le patatine fritte”.