Lascia senza parole la freddezza di due bambini di 11 e 15 anni che hanno ucciso un loro amico. Un piano studiato a tavolino che ha visto protagonista anche la sorella di uno degli assassini: una bimba di appena 5 anni. E’ stata proprio la bambina a svelare la verità sulla morte di Jonathan Javier Estela, 11 anni. La ricostruzione è stata fatta da El Pais che ha ricostruito l’intera vicenda. Sembrerebbe infatti che i due compagni di gioco di Jonathan avrebbero invitato il bambino a una battuta di caccia e avrebbero portato con loro coltelli e un machete. La caccia si sarebbe svolta sul Cerro Pelado, una collina a nord di Maldonado, un centinaio di chilometri ad est della capitale Montevideo. Uno dei due ha anche portato la sorellina di 5 anni, che doveva servire come alibi se l’omicidio venisse scoperto: «hanno detto alla bambina che doveva fingere e dire che la vittima aveva cercato di abusare di lei, e che loro l’avevano difesa», hanno raccontato le fonti della polizia. E stata la bambina a confessare tutto alla polizia, mentre i due bambini killer continuavano a negare e a parlare di morte accidentale. In realtà l’omicidio è stato particolarmente crudele, perché i due bambini prima hanno attaccato la loro vittima con coltelli e machete, poi l’hanno gettata in un pozzo e infine lo hanno finito a botte.