Nessuno l’avrebbe mai sospettato, neppure se fosse stato inserito in un film di 007 il pubblico lo avrebbe accettato, ma purtroppo invece, la potente centrale di spionaggio sembrerebbe proprio esistere e sarebbe nascosta a Milano tra parabole satellitari e impianti di aria condizionata. Il sistema è automatizzato e cattura telefonate che poi vengono immediatamente ritrasmesse negli Usa. Almeno questo è quello che c’è scritto nei documenti di Snowden dove la centrale risulta essere attiva dal 13 agosto 2010. C’è quindi una data a cui far riferimento, c’è un luogo fisico da cui il meccanismo di intercettazione è partito, c’è un punto localizzabile che sembrerebbe essere il responsabile di quelle intercettazioni che hanno messo in “imbarazzo” Barack Obama quando ha dovuto rispondere al governo tedesco di quelle attività di spionaggio che potrebbero essere state compiute sui telefoni di Angela Merkel. Sembra proprio che a Milano e Roma siano state installate quelle strumentazioni capaci di captare ignari cittadini, così come i capi di stato.
Quando ci sono stati però il record dei controlli? Secondo l’Espresso:
Il record di controlli avviene nelle settimane delle dimissioni di Mario Monti da Palazzo Chigi, annunciate l’8 dicembre e formalizzate il 21: l’inizio della campagna elettorale più incerta della Seconda Repubblica. In questo periodo lo spionaggio quotidiano in Italia supera quello in Francia ed è inferiore in Europa solo a quello nei confronti della Germania.
Le priorità di Washington nella sorveglianza sono indicate in un altro file di Snowden: al primo posto ci sono “le intenzioni della leadership”, poi la “stabilità economica”, quindi le “minacce alla stabilità finanziaria” e gli “obiettivi di politica estera”. Ossia tutto quello che in quei giorni era messo in discussione dallo scioglimento delle Camere. Se anche lo spionaggio si fosse limitato al censimento di massa delle conversazioni – chi chiama chi, con quale sim e da quale cellulare – si tratterebbe di una grave intromissione nella vita democratica del paese. Ma non si può escludere che siano stati pure registrati i colloqui e seguiti i movimenti degli apparecchi. Le regole Usa vietano infatti l’ascolto e la tracciatura degli spostamenti solo nei confronti di cittadini statunitensi.