Beppe Grillo e Lega Nord “unite” su un fronte comune: che il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri dia dei chiarimenti sulla “vicenda torbida” che la vedono coinvolta nella vicenda Ligresti per quel che riguarda il passaggio ai domiciliari di Giulia Ligresti. In un’tercettazione, risalente al 17 luglio scorso e in possesso dell‘Adnkronos, la si sente rivolgersi a Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti, dicendo: “Comunque guarda, qualsiasi cosa io possa fare conta su di me, non lo so cosa possa fare però guarda son veramente dispiaciuta”. Ma M5S e Lega non sono gli unici a voler capire. Danilo Leva, responsabile giustizia del Pd, chiede chiarezza: “È opportuno che il ministro Cancellieri, alla luce di quanto viene riportato da una agenzia di stampa, chiarisca il senso delle parole da lei proferite nel corso di una telefonata con Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti. Si tratta di una vicenda estremamente delicata su cui è necessario garantire la massima trasparenza. Bisogna inoltre fugare ogni dubbio che possano esistere detenuti di serie A e di serie B”. Ma la telefonata tra Cancellieri e Fragni non è l’unica intrattenuta tra le due famiglie. Il nucleo di polizia tributaria della Gdf di Torino ha scritto, in un’annotazione del 29 agosto scorso agli atti dell’inchiesta su Fonsai, “Dal monitoraggio delle conversazioni telefoniche è emerso che lo stesso ex direttore generale di Fondiaria-Sai”, Piergiorgio Peluso, figlio del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, “continua a intrattenere rapporti con alcuni dirigenti del Gruppo, interessandosi sia alle vicende giudiziarie che di quelle societarie”. Come riporta l’Huffington Post, nella stessa annotazione la Gdf spiega le ragioni per cui è necessario ai fini delle indagini captare le conversazioni telefoniche della stessa figlia di Salvatore Ligresti e di Peluso.
Quest’ultimo, scrive la Gdf, “è stato dal mese di giugno 2011 al mese di settembre 2012 direttore generale di Fondiaria-Sai spa, con deleghe strategiche”. La posizione, si legge ancora nell’atto, “di top manager all’interno della società, ha fatto sì che Piergiorgio Peluso avesse stretti legami con la famiglia Ligresti e altri alti dirigenti del gruppo Fonsai”. Dalle intercettazioni, spiegano ancora i finanzieri, è emerso che Peluso “continua a intrattenere rapporti con alcuni dirigenti del Gruppo, interessandosi sia alle vicende giudiziarie che di quelle societarie”.
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