Dopo il pranzo sembra che ci sia stato il lavacro. Enrico Letta, Angelino Alfano e Fabrizio Saccomanni rimandano il problema al Parlamento: i 14 euro del famoso cuneo fiscale saranno, nel caso che si trovino soluzioni per le coperture, alzati in Parlamento. Non sarà quindi il governo a cambiare la Legge di Stabilità nel nucleo centrale che prevedeva di aumentare la busta paga e quindi riavviare i consumi ormai contratti.
“Spetta al Parlamento definire la platea dei destinatari nell’intervento della legge di stabilità sul cuneo fiscale con l’obiettivo di rendere ”più incisivi” gli effetti del provvedimento”. D’altra parte, osservano fonti di Palazzo Chigi, “il premier stesso ha più volte spiegato che la manovra ha un cammino in due tempi, il primo spetta all’esecutivo, il secondo al Parlamento”.
Ma perchè rimandare al parlamento? Per tenere in vita il Governo?