Intervenendo a Che Tempo Che Fa, il ministro del Tesoro Fabrizio Saccomanni, ha annunciato delle privatizzazioni nel settore pubblico parlando di “varie ipotesi” che sarebbero al vaglio. Tra queste non ha escluso anche la tv pubblica, la Rai infatti sarebbe sotto il mirino di una possibile privatizzazione. Queste le parole del ministro del Tesoro: «Stiamo guardando ogni possibile soluzione. L’obiettivo è dare una mano alla riduzione del debito pubblico». Quando poi Fazio chiede se comunque, l’emittente di Stato rimarrà pubblica, il ministro ha risposto di sì. «Noi abbiamo detto, lo ha detto anche il presidente del Consiglio Enrico Letta, che intendiamo annunciare entro fine anno un programma di privatizzazioni che coprirà sia proprietà immobiliari dello Stato, ma anche partecipazioni azionarie, che sono ancora numerose anche se veniamo dopo un percorso di privatizzazioni significative negli anni scorsi».
Saccomanni dice che ieri ha sentito il Premier Letta e sulla crisi di governo ha ammesso: «Continuiamo a essere ottimisti perché credo che il danno che l’economia italiana avrebbe – ha continuato Saccomanni – da un irrompere nuovamente di instabilità politica sarebbe talmente forte che sono convinto che le forze politiche non vorranno percorrere questa strada. Non posso entrare in previsioni abbiamo lavorato molto bene su con questa strada, un rapporto cooperativo con tutti quanti».
A breve sarà presentata la relazione del commissario sulla spending review. Il ministro ha ricordato che l’obiettivo è «recuperare 10 miliardi in tre anni. Nella sanità concorderemo con il ministro gli interventi. Molto c’è da fare sulle partecipate, le società legate ad enti locali o alla pubblica amministrazione»
Il ministro ha quindi difeso la nuova legge di Stabilità: «Abbiamo ridotto il carico fiscale su imprese e lavoratori. Ci sono incentivi che puntano alla competitività del sistema. E le risorse, un miliardo e mezzo, le abbiamo ottenuto facendo dei tagli. Ci sarà maggiore potere d’acquisto per le famiglie e più spinta sulla crescita con aiuti alle aziende».