Per il momento è solo un sospetto, ma è stato rilevato un anomalo aumento del tesseramento del Pd. A un mese e mezzo dal Congresso del Partito Democratico, fissato per 8 dicembre, gli iscritti nelle sezioni sono in netta salita. Ma la segreteria centrale si è insospettita e così una pioggia di denunce sono piovute dalla Sicilia al Piemonte, da Catania a Torino. L’ipotesi è il tesseramento fantasma. Lo riporta anche La Repubblica:
A Lecce le tessere del Pd sono arrivate già a quota 15 mila, doppiando il numero d’iscritti degli anni scorsi: “Ma in alcuni circoli l’incremento ha raggiunto il 400 per cento in più, segno che forse qualcosa non va”, dicono dalla commissione nazionale per il congresso, che in Puglia invierà adesso il deputato Roberto Morassut. Altra situazione anomala che farà scattare un controllo da Roma è quella della provincia di Torino: qui gli iscritti degli ultimi anni al Pd non hanno superato quota 10 mila, ma le tessere chieste dai circoli sono arrivate a 25 mila. Troppe per la commissione nazionale, che in Piemonte manderà come osservatore Giovanni Lunardon.
Le ipotesi di un selvaggio reclutamento ai soli fini elettorali aleggiano anche su Piacenza e Catania:
Nella città emiliana il problema riguarderebbe la platea dei delegati: “Ai 100 componenti dell’assemblea provinciale da eleggere la direzione ha aggiunto 39 componenti di diritto tra i dirigenti uscenti, falsando così il risultato del voto”, dicono dalla commissione nazionale per il congresso, che ieri ha discusso a lungo anche il dossier arrivato dalla Sicilia. A Catania il voto è stato annullato in tre circoli, dove era in testa il candidato renziano Mauro Mangano. La decisione è stata presa dalla commissione provinciale che ha denunciato “come molte persone si sono presentate accompagnate al voto da soggetti terzi che hanno perfino pagato le tessere”.
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