Deriva razzista in Facebook: gli insulti alla Kyenge e l’appello di Baruffi

cecile-kyenge-dimissioni-tuttacronacaDimissioni di Cecile Kyenge è una pagina Facebook nata lo scorso agosto e con oltre quarantamila seguaci sorta con lo scopo di “evidenziare la non idoneità al ruolo di ministro” del ministro dell’Integrazione ma trasformatasi rapidamente in un ricettacolo d’insulti spesso razzisti, quasi sempre volgari. Questo nonostante, come spiega l’immagine di copertina, “non se ne fa una questione di pelle”. E poco importa se si legge: “eventuali interferenze operate da organizzazioni politiche, estremisti violenti o razzisti di ogni colore e parte, verranno censurati”: tutti i commenti sono in bella vista. Il deputato del Pd Davide Baruffi ha annunciato che sta “valutando se segnalare la pagina all’amministrazione di Facebook stessa, per chiederne il controllo” considerato che “dentro c’è di tutto, dalla critica politica, fino a commenti di una volgarità aberrante”. Baruffi ha quindi suggerito ai gestori della pagina di “cominciare a mettere mano agli accessi” prima che la pagina venga segnalata per i suoi contenuti volgari e offensivi. Ma intanto nuovi commenti si sommano, dalle semplici osservazioni alle invettive e prendendo in mezzo anche altri politici come Laura Boldrini, Enrico Letta e Angelino Alfano. C’è anche chi, però, mette in evidenza l’odio di quanto viene scritto e in molti hanno risposto a un post che lo stesso Baruffi ha inserito nel suo profilo sul social blu, invitando “ad accendere il cervello e ricordati che pensare è il miglior antidoto contro la stupidità”, preoccupato per l’ennesimo elemento che contribuisce al “clima di esasperazione” che grava sul Paese. Purtroppo “su 40mila persone, poi, il defici***e del gruppo lo trovi sempre”, conclude  e, pur senza voler “censurare una forma di critica politica come può essere quella del commento sui social credo che almeno chi apre una pagina di questo genere abbia l’obbligo di controllare cosa vi viene inserito”.

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7 commenti

  1. sargon335

     /  ottobre 16, 2013

    Da domani tolgo F.B.

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  2. Massimo

     /  ottobre 16, 2013

    lettera aperta al Dottor Baruffi:
    gentile Deputato PD, Davide Baruffi, chi le scrive è un giornalista e tecnico informatico, freelance. Ma dovrei dire disoccupato. ma scrivere freelance mi fa sentire meno arrabbiato e deluso dall’Italia dei politicanti che stanno distruggendo il paese da oltre 30 anni.
    Sebbene concordi con lei che le le volgarità ed offese siano aberranti, trovo più aberrante il fatto che lei, volendo segnalare la pagina a Facebook, sia indirettamente contro la libertà di espressione, pertanto di stampa, in questo caso elettronica.
    Ripeto, sono contro le offese, ma la invito a interpretarle, come ogni linguaggio, per quello che voglio significare.

    Per tutti significano un popolo, quello italiano, esasperato dalle pazzie e ruberie della politica, e qui mi ripeto, da oltre 30 anni a questa parte.

    Dei tanti proclama, non si è fatto nulla, anzi, spesso il contrario di quanto si affermava voler fare per il popolo. Promesse, promesse e solo promesse. Intanto il popolo langue, sanguina, viene stuprato e derubato, e voi non fate quasi nulla, voi politici, per sanare l’Italia, sempre più distrutto dalla mediocrità di tale classe politica, incapace di ascoltare i bisogni del popolo, o volontariamente sordo ad essi.
    Pertanto e non solo per queste inoppugnabili ragioni trovo io la politica degli ultimi anni, così come tutti gli scandali del PD, di una volgarità aberrante e scandalosa, e le assicuro che verso chiunque si opponga alla già parziale libertà di stampa in Italia, sono pronto ad adoperare ogni mezzo legale messomi a mia disposizione dallo stato italiano per perseguirlo fino all’ultima goccia di sangue a norma di legge.

    A tal proposito, le ricordo le parole di Voltaire: “Non condivido le tue idee, ma mi batterò fino alla morte affinché tu possa esprimerle.

    Prenda esempio, o impari. Scelga Lei. Distinti saluti.

    Rispondi
  3. la gente è arrabbiata (!!!!) ed i nostri cari gestori amministrativi (che non meritano appellativi migliori e che di leadership non dimostrano di averne..) si dimostrano quotidianamente assenti ed estranei al bisogno del popolo italiano. la scusa del razzismo è facile.. pensino bene, invece, al proprio ruolo ed alle proprie capacità di “fare qualcosa a riguardo”. son sicuro che se lo stipendio ed i privilegi fossero proporzionali al risultato del proprio lavoro, avrebbero piu interessi a darsi da fare. in quanto alla kyenge (che non riconosco come ministro) si tira la zappa sui piedi da sola: afferma lei stessa di non essere italiana (per poi contraddirsi). razza a parte… ma cosa state facendo, lassù?????? sveglia!!!!

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  4. Patty

     /  ottobre 17, 2013

    La signora ministra sta facendo diventare il popolo italiano razzista , in quanto ci sentiamo discriminati , i nostri governati per farsi vedere anti razzista davanti al mondo discrimina il suo stesso popolo (cioè noi italiani) . Ci viene tolto tutto per i nostri poveri non ci sono mai soldi , ma chissà perché per gli immigrati si trovano sempre . E giusto aiutare chi soffre , ma non sempre a scapito degli italiani .Ogni tanto la signora ministra esce con sparate che ci fanno inviperire ed indignare . e nessuno dei suoi colleghi gli e lo fa notare (sempre per non discriminare) . Ma non doveva essere ministro del integrazione ? cioè aiutare gli stranieri ad integrarsi con noi italiani con i nostri usi e costumi? mi sto chiedendo se invece il suo ministero nasce con un altro fondamento e cioè imporre a noi italiani gli usi costumi ed avvolte le barbare usanze (vedi il 15 /10/13 dove hanno sgozzato animali nelle diverse piazze italiane , da noi esiste una legge contro la crudeltà animale nessuno ne ha tenuto conto ). Adesso siamo stanchi , e la pagina di facebook di cui vi lamentate e la nostra valvola di sfogo non e la pagina che deve cambiare ma la signora ministro , se lei vuole farsi amare dal suo popolo (parlo degli italiani visto che dice di sentirsi italiana) inizi ad amarci ed a non discriminarci .vedrà che il suo amore verrà ricambiato!!!!!!

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  1. Deriva razzista in Facebook:i insulti a Kyenge e l’appello di Baruffi
  2. CHI TOCCA KYENGE MUORE! PD VUOLE CHIUDERE LA PAGINA CHE NE CHIEDE LE DIMISSIONI. SE INSULTI BERLUSCONI, GRILLO, BERSANI VA BENE. LA MINISTRA DEL CONGO, NO! NON DISTURBATE IL MANOVRATORE! - basta casta
  3. I nostri 7 giorni: a volte ci vorrebbe un po’ di zucchero… | tuttacronaca

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