Marine Le Pen: il sondaggio la vede vincete e Lei si dichiara pronta per l’Eliseo. Questa è la dura realtà con cui dovrà fare i conti la Francia socialista che andrà alle elezioni europee il 2014. Il Front National, secondo il sondaggio esclusivo per Le Nouvel Observateur, arriverebbe in testa alle elezioni europee con due punti di vantaggio sull’Ump (destra) e cinque sui socialisti. Il partito, che la Le Pen non vuole più che venga definito di estrema destra e minaccia querele, diventerebbe, secondo queste intenzioni di voto, il primo partito di Francia proprio come la sua leader sta ripetendo nelle ultime settimane. Favorito, soprattutto alle europee, dalla violenta campagna contro Bruxelles e l’euro e dal sistema proporzionale in vigore per quella elezione.
«Non sopporto chi dice che non abbiamo le competenze adeguate» per guidare un Paese come la Francia, ha detto la Le Pen, spiegando di «non essere sorpresa» dall’ultimo sondaggio pubblicato oggi dal Nouvel Observateur, secondo cui il Front National è il primo partito di Francia, con il 24% delle preferenze. «Oggi siamo il primo partito. Ormai Partito socialista e l’Ump possono vincere solo se si uniscono insieme e formano un’unione repubblicana».
Per la Le Pen, oggi «i francesi sono lucidi. Molta gente sta prendendo coscienza» della situazione in cui versa la Francia. E questo spiega anche il sostegno di personalità come Alain Delon. Nell’intervista telefonica, Le Pen è anche tornata a dire che il Front National «non è un partito di estrema destra», ma un partito «estremamente democratico», che ha una «visione gollista», a favore della sovranità e dell’indipendenza della nazione.
«Bisogna rialzare la testa di fronte agli estremismi». Così il presidente francese Francois Hollande, parlando al Nouvel Observateur, reagisce all’avanzata del Front National in vista delle elezioni europee. «Di fronte agli estremismi, bisogna rialzare la testa. Chi può immaginare che il ritorno alle frontiere nazionali proteggerà dall’immigrazione? Il ruolo di Schengen è fissare delle regole che sono la condizioni della libera circolazione. Se si dovranno rafforzare, sono pronto. Ma, ancora una volta, la soluzione è europea», afferma Hollande, che insiste sulla necessità di restare nell’euro. «Come pretendere che gli europei vivrebbero meglio senza moneta unica? Si farebbero concorrenza con svalutazioni selvagge, e sarebbe la fine del grande mercato. Senza parlare delle speculazioni sui debiti sovrani. Dobbiamo uscirne dalla porta principale: lo statu quo, è la certezza del fallimento». Alla domanda se il successo dei movimenti più estremisti, sia dovuto alla crisi economica, il capo dell’Eliseo, il cui indice di popolarità ha raggiunto il minimi storico, risponde: «Sarebbe troppo facile. Il nazionalismo è una tendenza nata già da due decenni. È da attribuire all’assenza di prospettiva e di dinamica collettiva. A questo si aggiunge la paura del declino».
Ma con la Le Pen c’è anche un testimonial d’eccezione: Alain Delon che si è schierato apertamente per il Fronte Nazionale. L’attore ha dichiarato che il sorpasso nei sondaggi «è assolutamente edificante. Edificante perchè la gente non ne può più che gli si parli come fanno oggi. Vogliono l’azione, vogliono un’altra cosa». La gente, prosegue Delon, «ha conosciuto una Francia diversa sotto De Gaulle o anche Mitterrand. Ecco perchè il Fronte Nazionale, come il MCG a Ginevra, prendono un posto molto importante, e questo lo approvo, lo spingo e lo capisco benissimo». Alla domanda se il Fronte Nazionale sarà capace di passare dalle parole agli atti, Delon risponde: «Ne saranno capaci se riusciranno ad avere dietro di loro un elettorato solido. Non possiamo farlo senza l’appoggio del popolo e senza l’appoggio di coloro che sono il loro sostegno. Da anni, Le Pen padre e Le Pen figlia si battono, ma si battono un pò da soli. Adesso, per la prima volta, non sono più soli». «Hanno i francesi con loro. E questo è importante», conclude Delon.