Avremmo voluto finalmente gridare all’uscita dal tunnel e invece il Fmi rivede al ribasso le già non rosee previsioni di crescita mondiale. Il Pil quest’anno infatti crescerà a livello mondiale del 2,9% cioè – 0,3% in meno rispetto alle stime di luglio, ma si attende il 2014 per avere l’accelerazione al 3,6% (-0,2% rispetto a quanto previsto in precedenza).
Il pil dell’Italia si contrarrà quest’anno dell’1,8%, dopo il -2,4% del 2012, per poi tornare a crescere nel 2014, quando segnerà un +0,7%. Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) confermando le previsioni di luglio. Il tasso di disoccupazione si attesterà nel 2013 al 12,5% e nel 2014 al 12,4%, in linea con la media dell’area euro (12,3% nel 2013 e nel 12,2% nel 2014).
Nell’Eurozona «è necessario più allentamento monetario, inclusi ulteriore taglio dei tassi di interesse e ulteriori misure non convenzionali per ridurre la frammentazione del mercato finanziario e migliorare l’accesso al credito soprattutto per le pmi». Lo dice il Fmi, sottolineando che sono necessarie riforme nel settore finanziario.
I danni all’economia americana causati da un breve shutdown sono limitati, ma uno shutdown lungo può creare enormi difficoltà. «Ancora più importante è il fatto che il tetto del debito deve essere aumentato: non farlo prontamente potrebbe causare seri danni all’economia globale». Lo afferma il Fmi.