Dario Stefano (Sel) prima che
Il presidente della giunta e relatore di maggioranza Dario Stefano (Sel) spiega che “dalla radio al tablet abbiamo voluto operare nella direzione, che reputo doverosa, di attivare tutta la strumentazione oggi tecnologicamente disponibile al fine di consentire a tutti i cittadini interessati, oltre agli addetti ai lavori, di seguire in tempo reale la seduta”.
“Verso palazzo madama, verso la sala Koch. Oggi inizia un’altra storia. Più giusta”. Lo dice Mario Michele Giarrusso, senatore 5 stelle, membro della giunta per le elezioni.
A seduta della giunta per le immunità. Del Senato che voterà la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi si è aperta con il ricordo della strage di Lampedusa.
A prendere la parola e ad esprimere “il cordoglio di tutta la giunta” – con tutti i suoi componenti in piedi – è stato il presidente Dario Stefano
Inizia con uno scontro tra il Pdl e il Presidente della giunta per le immunità e le elezioni Dario Stefano la seduta pubblica del ‘tribunalino’ del senato dedicata al caso Berlusconi.
In apertura, prima che Stefano inizi ad illustrare la vicenda, il Pdl chiede che sia posta una questione pregiudiziale. Ma Stefano rigetta la richiesta: “non c’è ordine dei lavori, né possibilità di porre pregiudiziali in seduta pubblica, non posso darle la parola in seduta pubblica. L’articolo 16 mi dà la discrezionalità di farlo, io non le do la parola”, dice Stefano rivolto a un senatore con ogni probabilità del Pdl (le riprese della seduta non inquadrano il ricorrente, ma Stefano si rivolge verso i posti occupati dal Pdl). (ag, Dire)
I Banchi della difesa di Silvio Berlusconi come già preannunciato sono vuoti, né lui né i suoi legali si sono presentati in Giunta.
Nella sala Koch c’è l’avvocato Salvatore Di Pardo che rappresenta il senatore Ulisse Di Giacomo, controparte di Silvio Berlusconi perché primo dei senatori non eletti in Molise, la circoscrizione scelta dal Cavaliere al momento della proclamazione della sua elezione.
Ulisse di Giacomo classe 1950, è stato assessore alla Sanità della Regione Molise fra il 2006 e il 2008. Membro della Direzione Nazionale del PdL, sarà lui a subentrare nel caso di caduta del Cavaliere: “Se il senatore Berlusconi fosse stato sottoposto come tutti i cittadini a una decisione di un giudice terzo e imparziale non sarebbe più senatore perché la giurisprudenza sulla legge Severino è granitica. Il consiglio di stato ha chiarito che non è incostituzionale”
“Il diritto ad un giudizio imparziale è evidente fondamento di ogni procedimento in un sistema democratico”. E’ quanto dichiarano in una nota gli avvocati di Silvio Berlusconi Franco Coppi, Piero Longo e Niccolò Ghedini. “Molti dei componenti della Giunta delle elezioni del Senato si sono già più volte espressi per la decadenza del Presidente Berlusconi. Non vi è dunque possibilità alcuna di difesa nè vi è alcuna ragione per presentarsi di fronte a un organo che ha già anticipato, a mezzo stampa, la propria decisione. Nessuna acquiescenza nè legittimazione può essere offerta a chi non solo non è, ma neppure appare imparziale. Il non partecipare era dunque non più una scelta, ma un obbligo. Non vi è dubbio che anche questa ulteriore violazione dei diritti costituzionali e dei principi della Convenzione Europea troverà adeguato rimedio nelle sedi competenti”.
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