“Venga a contare i morti con me”. Così il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, invia un telegramma al premier Enrico letta. Il primo cittadino ha proclamato per domani il lutto cittadino:
“Una tragedia infinita, un dramma inenarrabile”. Il mare di Lampedusa deve ancora restituire molte vittime dell’ultimo terrificante naufragio, e il mondo della politica – nazionale e internazionale – fa i conti con le sue responsabilità. E, soprattutto, con le sue incapacità. Tra i vari commenti spicca quello del ministro degli Esteri, Emma Bonino. “Gli esodi – ha detto il ministro a margine di un incontro con il suo omologo saudita – non hanno una soluzione miracolosa, altrimenti l’avremmo già trovata e perseguita”. Negli stessi minuti Papa Francesco lancia un grido: per i morti di Lampedusa “mi viene una sola parola: vergogna!”.
Soluzioni miracolose – ammette la Bonino – non ce ne sono. L’Europa, nel dubbio, ci addossa tutte le responsabilità. Solo ieri Strasburgo giudicava per l’ennesima volta “sbagliate o controproducenti” le misure prese in questi ultimi anni dall’Italia per gestire i flussi migratori.
Le dimensioni della tragedia, intanto, si fanno sempre più gravi. I soccorritori hanno finora recuperato 93 cadaveri, ma sul barcone viaggiavano circa 450-500 persone. Per ora ne sono state tratte in salvo circa 150. I dispersi sarebbero circa 250. Tra i morti anche quattro bambini.
“È una tragedia immane”, ha detto il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. “Basta! Ma che cosa aspettiamo? Cosa aspettiamo oltre tutto questo? È un orrore continuo”, ha aggiunto Nicolini. “Non sappiamo più dove mettere i morti e i vivi”.
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, riferirà domani “in tarda mattinata” in Aula alla Camera sulla tragedia di oggi a Lampedusa e sul complesso del dramma umanitario che sta interessando le coste del nostro Paese. Lo ha annunciato in Aula la presidente della Camera, Laura Boldrini, dando conto di una conversazione telefonica di oggi tra lei e lo stesso Alfano.
pd valdengo
/ ottobre 3, 2013L’ha ribloggato su .