La rivoluzione non c’è stata. Si è scelta la linea soft e la direzione nazionale del Pd ha votato compatta all’unanimità il regolamento per il congresso. L’unico contrario è stato Nico Stumpo, che molti hanno definito astenuto. E’ stato proprio l’ex responsabile organizzativo a dichiarare;
”Non mi sono astenuto, Ho votato a favore, ho lavorato per due giorni per l’unanimità e se il clima e’ che qualcuno si prodiga a far sapere notizie false siamo in presenza di cialtroni”.
Toni tesi da parte di Stumpo, mentre il regolamento del congresso ha trovato un accordo che ha trovato favorevoli anche Civati e Pittella che pur non avendo rappresentanti in commissione si sono detti favorevoli alla linea adottata dal partito.
Quali sono le regole?
- Vota anche chi si iscrive il giorno del voto
- La convenzione nazionale si terrà il 24 e il 25 novembre quando ci sarà la presentazione delle liste.
- Le Primarie sono previste per l’8 dicembre
- Resta l’automatismo candidato premier – segretario
Le regole passate oggi in direzione sono in pratica le medesime del 2009, con l’eccezione dell’integrazione “renziana” di iscriversi e votare il giorno stesso.
Se l’obiettivo di oggi era recuperare credibilità e compattezza sembra proprio che il Pd in vista dell’ormai quasi inevitabile crisi di governo abbia voluto dare un forte messaggio ai suoi elettori.
Ad aprire le danze oggi a Largo Nazareno è stato il segretario Guglielmo Epifani. «Forse – ha spiegato davanti ai suoi – abbiamo parlato troppo di regole. Ma le regole sono sostanza. Ce lo insegnano anche le vicende politiche di questi giorni. Sono soddisfatto del percorso dal basso. Avrei preferito meno sospetti tra di noi. Quello del Pdl è stato un tradimento verso l’Italia, un colpo alle spalle di Letta. Si sta scherzando con il fuoco, la situazione può sfuggire di mano».
Il segretario ha lanciato l’idea di riconvocare una direzione permanente in vista dei precari equilibri del governo. Plauso unanime a Giorgio Napolitano e poi si è rivolto alla squadra Chigi: «Sono importanti le scelte che il governo sta per varare: meno fisco soprattutto su lavoro e imprese, bisogna dare ossigeno all’azione dei comuni, favorire gli investimenti, mettere risorse e strumenti per recuperare coesione sociale. Bloccare ora l’azione del governo vorrebbe dire bloccare l’accelerazione della ripresa».
pd valdengo
/ settembre 27, 2013Reblogged this on .