Si sta cercando di ovunque il corpo di Roberta Ragusa, ma nel frattempo, tra indagini e analisi di laboratorio, si lavora anche a ricostruire il profilo psicologico di Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa, unico indagato per l’omicidio della donna scomparsa. Mentre è in atto questa frenetica attività nella redazione di Chi l’ha Visto arriva anche una lettera “di una donna angosciata” che decrive che Antonio Logli è un uomo “manesco e vendicativo” e poi si aggiunge “Sono in grado di fornire dei dettagli che forse possono essere di aiuto alle indagini perché la scomparsa di Roberta è per me un tarlo”.
La donna misteriosa aggiunge che “quando era alla guida non tollerava di essere sorpassato da nessuno” e che se ciò accadeva era solito inseguire la persona che aveva osato un tale affronto, “era abilissimo nell’aprire serrature e maneggiava con destrezza gli strumenti per farlo”.
Nella puntata del 25 settembre, la redazione di Chi l’ha visto ha anche indagato sul caso di una macchina bruciata, una Golf che apparteneva a un conoscente di Antonio Logli. Il veicolo fu trovato bruciato all’interno di un garage e se in un primo tempo si ritenne che l’incendio poteva essere doloso, poi con il tempo la colpa fu attribuita a un guasto meccanico. L’episodio accaduto circa 30 anni fa è tornato alla ribalta quando si è appreso che quell’uomo, in quel periodo, era nel mirino di Logli che lo accusava di avergli fatto un torto. Quella macchina nuova che andò a fuoco è riconducibile in qualche modo ad Antonio Logli? Per il momento sono solo ipotesi prive di fondamento, ma i dubbi ora aleggiano.