I conti non tornano e il ministro dell’Economia reagisce alle pressioni di Pdl e Pd. Servono 1,6 miliardi di euro per rientrare nei limiti del 3% sforato per l’abolizione dell’Imu dalla prima casa. Al Corriere della Sera, Fabrizio Saccomanni ha dichiarato:
“Gli impegni vanno rispettati, altrimenti non ci sto”.
La tregua va trovata e un piano va prospettato con la legge di stabilità che si dovrà presentare entro il 15 ottobre. Per agire i tempi sono stretti e quel 1,6 miliardi preoccupa. Si stanno vagliando una serie di privatizzazioni, ma anche qui si deve avere una stabilità di governo che sembra mancare. Così Saccomanni avverte:
“io non mi metto alla disperata ricerca di un miliardo se poi a febbraio si va a votare. Tutto inutile se una campagna elettorale è già iniziata”.
Il governo è al termine e la bomba è stata innescata?
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