Francesco Totti è al settimo cielo e arriva in conferenza stampa con grandi aspettative e tanta fiducia verso questa Roma che è davvero partita con il piede giusto e guarda al derby di domani con ottimismo e determinazione. Lui in tasca ha il contratto per altri due anni, poi lo attenderà un futuro da dirigente e sembra che tutto nel club stia girando a gonfie vele, come si può capire dalle parole del capitano giallorosso:
“Realizzo il sogno di ogni bambino romano e romanista.
Ringrazio il presidente per questo sospirato contratto, ma penso che il rinnovo fosse ciò che volevamo tutti. Lo ringrazio perché mi dà la possibilità di indossare ancora la mia unica maglia, quella per cui ho sempre tifato e che amo. Ho altri due anni di responsabilità e so che possiamo fare grandi cose. Grazie per questa nuova esperienza americana
I miei obiettivi per i prossimi due anni? Siamo partiti con il piede giusto, abbiamo trovato una quadratura di squadra e un allenatore competente che vuole far giocare bene la squadra e vuole soprattutto rispetto, quello che mancava negli ultimi tempi. Sarà una Roma competitiva
Una partita diversa dalle altre, come ho sempre detto. Si vive e si affronta diversamente ma fare un pronostico non è da me. Fortunatamente ci sono solo tre romani in squadra, gli altri lo soffrono come noi. E ci sono giocatori di esperienza come De Sanctis, Maicon e Strootman che sanno come affrontare queste partite, non sta a noi dirgli che è una partita differente. Noi siamo cresciuti qui, è normale che la sentiamo più degli altri. Ma alla fine vogliamo tutti la stessa cosa, cioè vincere
Il mio obiettivo è fare bene e vincere con la Roma. Se lo dovessi riprendere, anche se so che è quasi impossibile, ben venga. Ma non è un mio obiettivo, ormai i miei obiettivi sono altri. La Nazionale? Vi dico la verità: non ci penso. Penso solo a fare bene con la Roma. Da qui a maggio bisognerà vedere come starò, fisicamente e mentalmente. E, l”ho ripetuto tante volte, la mia Nazionale è la Roma. È normale che, se dovesse succedere qualcosa all”improvviso, sono a disposizione. Non è un no? È un nì
Andare a giocare in Australia è stata una scelta personale di Del Piero. Lui era la bandiera della Juve e non è stato trattato come la Roma ha fatto con me e mi dispiace molto. E mi dispiace che Moratti lasci l’Inter”.