I veri numeri della tragedia siriana forse nessuno li riuscirà mai a redigere. Ci sarà sempre qualche corpo dilaniato che non rientrerà nei calcoli, qualche famiglia sterminata che non sarà inclusa nel computo dei morti e forse la verità di ciò che sta accadendo non si riuscirà a raccontare. L’orrore è dietro ogni angolo come ci raccontano le stime “riviste al rialzo” di Human Rights Watch (Hrw) che parla di un bilancio molto peggiore del numero di morti dall’inizio di maggio nei villaggi di Bayda e Banyas, sulla costa siriana. L’organizzazione ha infatti identificato 248 vittime, anche se stima che il numero dei morti potrebbe essere molto più alto.
Secondo le informazioni raccolte dalla Commissione d’inchiesta creata dal Consiglio Onu per i diritti umani “le forze governative e le milizie affiliate interferiscono e strumentalizzano le cure mediche per favorire scopi strategici e militari. Le prove raccolte dalla Commissione portano a una conclusione sconvolgente: le forze governative seguono la politica di negare le cure mediche a coloro che si trovano nelle zone controllate dall’opposizione”, come si legge nel rapporto tematico della commissione. Ci sono anche le prove che alcuni gruppi armati anti-governativi hanno attaccato gli ospedali in certe aree, aggiunge il documento.
Per gli esperti della commissione “la negazione di cure mediche come arma di guerra è una realtà distinta e agghiacciante della guerra in Siria. Respingendo il principio inconfutabile e universalmente accettato che le persone ferite durante le ostilità devono essere trattate, le parti in conflitto in Siria stanno creando un pericoloso precedente”.
Come poi scrive il TgCom:
Emergono intanto nuovi particolari e testimonianze sul massacro dei due villaggi nella provincia di Tartous, avvenuti il 2-3 maggio. Secondo quanto riportato da alcuni giornalisti locali siriani, dopo il massacro l’esercito governativo ha impedito ai sopravvissuti l’ingresso nei villaggi per quattro giorni, non permettendo quindi la sepoltura dei morti. Dopo il ritiro delle truppe, i cadaveri abbandonati per le strade sono stati trovati straziati dai cani. Eppure non sono mancati i casi di “fedeltà canina”. L’animale nella foto, infatti, ha vegliato per giorni il corpo del padrone, difendendolo dagli altri cani selvatici che volevano sbranarlo.
Su YouTube è possibile anche vedere il video, di cui è ancora da provare l’autenticità, sul massacro del villaggio Bayda.
+++ VIDEO ADATTO A UN PUBBLICO ADULTO E CONSAPEVOLE +++