Ha varcato i confini nazionali il caso di Silvio Berlusconi e approdato sui tavoli della Corte di Strasburgo per ricorrere all’Ue. Questa è l’ultimo passo con il quale il leader del Pdl cerca di aggirare il problema della decadenza e inficiare la condanna definitiva inflittagli dalla Cassazione. Secondo i legali di Berlusconi nella legge Severino si potrebbe riscontrare la violazione dell’art 7 della Convenzione dei diritti dell’uomo:
Nessuno può essere condannato per una azione o una omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato secondo il diritto interno o internazionale. Parimenti, non può essere inflitta una pena più grave di quella applicabile al momento in cui il reato è stato commesso
Il presente articolo non ostacolerà il giudizio e la condanna di una persona colpevole di una azione o di una omissione che, al momento in cui è stata commessa, costituiva un crimine secondo i principi generali di diritto riconosciuti dalle nazioni civili.
Il ricorso arriva a poche ore dalla convocazione della Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato che si riunirà lunedì per discutere sulla decadenza di Berlusconi.
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