“Per me è un modo di ricomporre due grandi amori della mia vita: il cinema e Berlinguer. L’idea mi è venuta vedendo un documentario su Olof Palme, bellissimo, guardando i film sulla vita dei grandi leader, da Kennedy a Mandela. Così parlando con Andrea Scrosati di Sky abbiamo pensato di raccontare la storia dell’ex segretario del Pci”.
Ora Walter Veltroni sta rovistando negli archivi, studiando documenti e scegliendo immagini da inserire nel documentario dal titolo: Quando c’era Berlinguer. Il racconto avrà sue linee guida: il tempo storico e un senso di rimpianto.
“Sono immerso nel mondo di Enrico, un modo di coltivare la bella politica. Non mancheranno gli aspetti critici, ma per quanto mi riguarda – dice Veltroni – i suoi dieci anni alla guida del Pci hanno trasformato la vita italiana”.
Il film di Sky Cinema (realizzato con la Palomar, seguiranno ritratti di Craxi e Moro) sarà pronto a maggio, ma potrebbe uscire prima nelle sale.
“È un lavoro che mi piace e mi spaventa”, racconta l’ex segretario del Pd, ex studente del Centro sperimentale e critico. “La memoria è un’ossessione, cerco costantemente di riannodare i fili perché sono convinto che questo tempo rischia di trasformarsi in quel ‘deserto di macchine arrugginite’ di cui parlava Italo Calvino. Berlinguer era un uomo profondo, amato dai suoi e rispettato dagli avversari. Ha avuto il coraggio di fare innovazioni durissime. Avevo pubblicato un libro con i suoi testi per capire cosa restava della sua esperienza; oggi, a trent’anni dalla morte, sarà un film a ricordarlo”.
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