«Napolitano è la mia più grande delusione, so bene che era un comunista ma pensavo che fosse un migliorista liberale come quelli che ho conosciuto a Milano tramite Craxi negli anni Ottanta. I Quercioli, i Cervetti, i Bordini. Invece è anche lui uno stalinista al servizio delle toghe rosse. Vogliono vedermi morto tutti i nemici di Bettino di allora e i miei di oggi».
Ieri Gianni Letta e Fedele Confalonieri avevano cercato una difficile mediazione, tra una richiesta di grazia da parte di Silvio Berlusconi e una concessione della stessa da parte di Napolitano che invece avrebbe chiuso ogni spiraglio.
Oggi Alfano andrà ad Arcore e cercherà di tenere ancora in piedi il governo «Silvio guarda che il Colle ti chiede responsabilità ma offre il disgelo». «Stiamo solo perdendo tempo e rischiamo di perdere l’ultima finestra elettorale utile», ribatte Ignazio Abrignani, responsabile elettorale del Pdl. Mentre colombe come Cicchitto, Gelmini e Saltamartini continuano ad appellarsi al Pd, chiedendo agli alleati di «non farsi accecare dai pregiudizi».
La partita sembra essere a un passo dallo scacco matto: arriverà prima la decadenza di Berlusconi o la crisi di governo? Sembra proprio che i giochi siano fatti e il Cavaliere è diventato l’alfiere che aggredirà il Re. Forse è l’assalto finale, forse un suicidio politico, forse l’ennesima battaglia di una guerra infinita. Chi perde? Gli italiani!
teddyboys8284
/ settembre 6, 2013come sempre
tuttacronaca
/ settembre 6, 2013Tragicamente….
pd valdengo
/ settembre 6, 2013Reblogged this on .