Un test sbagliato e l’Università nel caos. Un errore banale di scambio di buste, ma se succede con il test di ammissione a La Sapienza succede che 1.600 aspiranti matricole alla facoltà di biologia si trovino a rispondere a domande su Freud e Lacan.
«Io ero nella 4 di Economia – racconta una studentessa al Corriere della Sera – pronta a conquistare uno dei 157 posti in palio. Ci hanno consegnato la nostra busta e noi abbiamo staccato il codice a barre. Ma quando abbiamo letto la prima domanda siamo tutti rimasti a bocca aperta: era qualcosa sull’inconscio… Noi, già ansiosi, abbiamo pensato a un quesito di cultura generale. Nessuno osava parlare».
Più andavano avanti con il test, però, più lo sbaglio era evidente. «Non c’era una domanda di chimica, di fisica, nemmeno un accenno al Dna o al calcolo vettoriale – racconta Giorgia – insomma, non era il nostro test. E quando qualcuno ha protestato, i commissari spiazzati ci hanno risposto: “Voi fatelo, non si sa mai…”».
Così gli aspiranti biologi hanno iniziato a compilare il test di psicologia. È a quel punto che sono iniziate le telefonate della commissione per sostituire il test. «Hanno ritirato le buste. Solo dopo sono arrivate quelle nuove e si è creata un po’ di confusione. E noi eravamo sempre più nervosi». Alla fine le domande giuste sono state distribuite e il test è ricominciato da zero. «Si è trattato di un disguido – fanno sapere da La Sapienza – al mattino c’erano le prove di Psicologia e, nel pomeriggio, sono stati confusi i plichi. Ma il problema è rientrato nel giro di un’ora e si è verificato in sole due aule».
Comunque vada sarà un successo?