«Mi sentivo sola, il mio fidanzato si occupa solo del suo ristorante. E così ho deciso di conoscere altri uomini sulla Rete». Badoo, Facebook, Xhamster.«Carla 38», al secolo Barbara Andreica, romena di 38 anni, residente a Firenze con la zia e le cugine, era un volto noto su questi siti di incontri, flirt informatici e anche molto di più.
Ma l’obiettivo della mora, alta un metro e 80, era un altro. Non quello di cercare compagnia, ma di rapinare i partner occasionali convinti di aver fatto conquiste su Internet: si ritrovavano storditi dal sonnifero e derubati di tutto, auto compresa.
«Carla 38» è stata arrestata mercoledì dagli agenti del commissariato Monte Mario, diretti da Claudio Cacace: un ispettore, Mauro Gaeta, si è «auto-invitato» all’incontro fra la trentenne romena, che si spacciava per ungherese, e un avvocato adescato sul social. Appuntamento a piazza della Repubblica, poi trasferimento allo Zodiaco per l’aperitivo.
Doveva seguire cena a tre, ma il poliziotto è intervenuto prima. «Carla usava forti dosi di sonnifero, temevamo che la vittima potesse avere un infarto», spiegano gli investigatori che accusano la romena di tre rapine a Roma, una a Livorno, ma la sospettano di altri colpi in tutta Italia. «Con voi non parlo, fatemi chiamare l’avvocato», ha replicato Carla dopo l’arresto.
Jeans griffati, tacco alto, camicia e giacca di pelle, l’«ungherese» è a Rebibbia. La polizia possiede le immagini di due complici in fuga dal palazzo di una delle vittime ai Parioli – un ginecologo sessantenne – con un bottino di 100 mila euro. Ed è a loro, che la donna avvertiva dopo che i partner erano svenuti, che ora si dà la caccia.