A Giulia Ligresti, figlia del noto ingegnere Salvatore, arrestata nell’ambito dell’inchiesta Fonsai, sono stati concessi i domiciliari. Secondo il medico legale, Roberto Testi, la donna sta male, rifiuta il cibo e in carcere avrebbe perso sei chili. I pm titolari dell’inchiesta, Vittorio Nessi e Marco Gianoglio, hanno quindi chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari.
I legali della donna, intanto, hanno trovato anche l’accordo sul patteggiamento, a poco meno di tre anni e al versamento di un milione di euro, che se avvenisse entro il giorno dell’udienza, consentirebbe al giudice di decidere già in giornata. Diversa la posizione della sorella, Jonella Ligresti, che ha invece rifiutato qualunque richiesta di patteggiamento.
A sostegno dell’imprenditrice si è schierato nei giorni scorsi Beppe Grillo, che sul suo blog ha ospitato l’opinione dell’imprenditore e giornalista, Marco Di Gregorio, che ha affermato: “Possiamo festeggiare. In questa calda estate la giustizia Italiana ha trovato il colpevole, anzi, la colpevole, di 50 anni di ruberie della ‘grande’ impresa nostrana. Si chiama Giulia Ligresti, in carcere nonostante gli operatori abbiano dichiarato le sue condizioni di salute incompatibili con la detenzione e, soprattutto, nonostante abbia richiesto il patteggiamento. Cioè l’ammissione di responsabilità”.
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