“Ricordo – sorride Franco Nero – che Esposito aveva una certa antipatia per Berlusconi, altro che la riservatezza di cui i giudici dovrebbero essere maestri». Castiello ha ancora in mente le parole del magistrato: «Berlusconi mi sta proprio sulle p***e. Ma se mi dovesse capitare a tiro gli faccio un ma**o così». Eleganza e discrezione. Nero sorride: «Castiello ha ragione, Esposito non sopportava il Cavaliere. E invece il Cavaliere a me sta pure simpatico. Una volta ero a Linate, era notte e c’era una nebbia terribile, io dovevo prendere il volo per Roma, ma gli aerei non partivano. Mi ero rassegnato a tornare a casa, quando all’improvviso sbuca lui: “Che fai?” “Come che faccio, volevo prendere il volo per Roma ma mi sa che devo rinunciare”. “Ma no, che dici, il mio aereo parte, vieni con me”. M’imbarcò sul suo aereo e siamo decollati. Certo, me la sono fatta addosso, ma sono arrivato a destinazione».
Il Giornale accoglie le testimonianze di tutti, anche di Franco Nero che ha avuto la possibilità di un passaggio aereo sull’aereo di Berlusconi e che afferma, senza ombra di dubbio, che il giudice Esposito aveva una vera e propria antipatia per Berlusconi.
Le lodi del Cavaliere condannato continuano, con Nero che accusa la presunta ipocrisia dei colleghi: ”Tanti intellettuali dicono peste e corna del Cav poi scrivono per Mondadori”. Ma non solo: “A me il Cavaliere sta simpatico: mi disse che aveva visto tutti i miei film o quasi, specie nei ruoli di magistrato”.
Vogliamo spostare la giustizia dalle aule del tribunale ai set? Così forse potremmo scrivere sceneggiature invece di sentenze?