
Botta e risposta in un clima infuocato alla Camera dei Deputati. Un ciclone, pari a quello che sta sconvolgendo Roma, si è abbattuto nell’Aula di Montecitorio.
“La seduta odierna – afferma la Boldrini durante la seduta – è stata convocata come adempimento espressamente dettato dalla Costituzione; un obbligo che si svolge secondo i principi dettati dall’ordinamento. Ci sono precedenti di convocazioni durante la pausa estiva o natalizia per l’annuncio della presentazione di decreti legge. Questi sono i fatti e le polemiche che sono seguite sono state del tutto pretestuose”.
Laura Boldrini replica duramente alla Lega che in aula l’accusa di protagonismo per la convocazione di oggi per il dl sul femminicidio. “Giusto per esser chiari – dice rivolta a Nicola Molteni – le ricordo che avevo scritto nel post su Facebook che era prevedibile che Montecitorio dovesse riunirsi già dopo il 20 di agosto per la presentazione di un decreto. E che in ogni caso la prossima seduta era fissata per il 6 settembre. Non credo che questo sia protagonismo, credo che sia una comunicazione assolutamente legittima. Non c’è nulla di vanto, solo un fatto”.
Sono 104 i deputati presenti nell’aula di Montecitorio. Non facili i conteggi per gruppo perché il clima estivo ha fatto sì che diversi parlamentari si sistemassero su banchi non appartenenti al gruppo. Al banco del governo c’è solo il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini. Per la maggioranza sono circa 45 i parlamentari democratici presenti. Quattro quelli del Pdl, 5 quelli della Lega e 22 grillini. Ci sono anche una quindicina di parlamentari di Scelta Civica, 8 deputati di Sel e 4 appartenenti al Misto. Le donne sono poco più di una trentina.
Non è scandaloso che i deputati, in clima di forte tensione politica, rimangano in ferie, mentre il paese lotta tra un governo di larghe intese dilaniato dalla sentenza Mediaset e una ripresa economica che stenta ad avviarsi? Non è scandaloso vedere solo 104 deputati in Aula quando bisogna approvare una legge sui reati di genere? Ai deputati quanto importa delle donne? Che immagine diamo all’estero? L’ennesima Aula vuota in un momento difficile della politica italiana?
Quanto costa agli italiani la convocazione ‘formale’ del Parlamento di oggi? Tra i 150 e i 200mila euro”, si lamenta il deputato M5S, Walter Rizzetto che avrebbe preferito donarli a qualche centro di assistenza. Ma la presidente della Camer interviene subito e replica: “Ma lei ha capito che questo è un obbligo? Di cosa parla? Di sprechi? Questo è un esercizio democratico”.
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Pubblicato da tdy22 in agosto 20, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/08/20/m5s-la-convocazione-di-oggi-costa-200mila-euro-boldrini-esercizio-democratico/
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