Una spia sospetta che si accende nella cabina di un aereo Meridiana pronto al decollo per riportare in Italia 200 nostri connazionali che avevano trascorso le ferie a New York, o gli italiani che vivono in America che volevano passare qualche settimana in Italia, ha dato inizio all’apocalisse di ferragosto per i passeggeri del volo. Quattro ore sono rimasti intrappolati in cabina e il terrore lo raccontano proprio i testimoni di questa disavventura da dimenticare: «Non sapevamo cosa sarebbe successo – racconta Tiziana Figus, biologa sarda in vacanza negli States insieme alla sorella – Temevamo di partire con un aereo non in perfette condizioni e nessuno ci spiegava cosa sarebbe successo».
Il peggio però è iniziato dopo. Tutti a terra e tutti trasferiti negli alberghi. In partenza verso Napoli, c’erano molti italiani che vivono in America e che avrebbero dovuto passare alcuni giorni di vacanza in famiglia. Qualcuno è tornato a casa, mentre gli altri sono stati sparpagliati negli hotel vicini all’aeroporto. «Mercoledì mattina siamo stati sbattuti fuori e ci siamo ritrovati tutti in aeroporto senza avere notizie – racconta ancora la giovane sarda – Ci sono stati momenti di tensione, qualcuno ha urlato e ha perso la calma. Nessuno ci dava notizie e dopo un po’ è arrivata la polizia. Siamo stati circondati e abbiamo temuto davvero». Per molti l’odissea non è ancora conclusa, mentre qualcun altro è stato imbarcato su un aereo diretto a Francoforte e poi trasferiti a Roma. Gli altri arriveranno domani. Forse.
pd valdengo
/ agosto 16, 2013L’ha ribloggato su .