Berlusconi sale sul palco allestito a Roma, dove ci si interroga su chi abbia dato il permesso di montare il palco e dove sono stati segati i cartelli della segnaletica stradale, per rivolgersi ai suoi sostenitori. “Non siamo degli irresponsabili perché noi abbiamo detto che il governo deve andare avanti”, spiega. “Questa vostra vicinanza e questo vostro affetto mi ripagano di tante pene e di tanti dolori attraverso cui sono passato in questi giorni”. E ancora: “Io sono innocente, non c’è mai stata una falsa fatturazione in Mediaset”. Prosegue: “Se un mare di gente è venuto una domenica di agosto con l’asfalto rovente per dimostrarmi stima e affetto, sento il dovere di impegnarmi con ancora più entusiasmo e passione”. Lo dice chiaramente: non ha intenzione di mollare: “Sono consapevoli che la presenza di Berlusconi e Forza Italia è un argine contro un regime; è l’unico baluardo che abbiamo contro un regime illiberale e giustizialista”. “Quando è nata Forza Italia ci hanno lanciato subito contro una accusa di corruzione e hanno fatto cadere il governo eletto dagli italiani. E poi, via via, un calvario di accuse. Ho 41 processi alle spalle”. Alla conclusione : ‘Voglio farvi una promessa: io sono qui, resto qui e non mollo.” Prima di andarsene, lo ribadisce: “Negli anni che ancora mi restano continuerò a combattere la nostra battaglia per la democrazia e la libertà”.
Ma se il “mare di gente” viene conteggiato da qualcuno come 2mila persone, tra queste ci sono anche gli intrusi. In particolar modo, a un uomo, i fedeli di Berlusconi dicono: “Sei zozzo, vai via”.
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