Torna dove ha fatto il suo esordi in “costume azzurro” dieci anni fa Federica Pellegrini, il voto più noto del nostro nuoto. All’aeroporto di fiumicino,in attesa del volo che la porterà a Barcellona, l’aleta ricorda: “Barcellona rappresenta per me un compleanno importante a livello di carriera. Lì ho cominciato nel 2003 con la prima convocazione in Nazionale e dopo dieci anni ci ritorno. E’ una tappa importante”. Con Federica, che appare serena e determinata, c’è tutta la spedizione azzurra di nuoto: a partire dal direttore sportivo Maurizio Coconi. 44 persone, delle quali 31 atleti fra cui Filippo Magnini, Gregorio Paltrinieri, Fabio Scozzoli e Alice Mizzau. Lo scopo principale è trovare il riscatto dopo le Olimpiadi di Roma. In un’intervista a Repubblica, la Pellegrini spiega: “Alla gara manca ancora qualche giorno, i 200 dorso sono il 2 agosto: ho ancora una settimana per prepararmi. Inizierò però il primo giorno con la staffetta 4×100 stile, poi la 4×200, che serviranno anche per vedere la condizione. Speriamo, come nazionale, di fare il meglio possibile, come abbiamo sempre fatto: a volte ci sono le condizioni fisiche e mentali per rendere al meglio, altre volte no. Di certo abbiamo sempre dato il 100% – conclude la Pellegrini parlando da leader del gruppo – e sarà così? anche questa volta”.
Ma Federica non è l’unica a tornare a Barcellona a distanza di 10 anni. Nel 2003, in vasca nuotava anche Filippo Magnini: “Sono felice di essere di nuovo a Barcellona dopo 10 anni. E’ il mio quinto Mondiale in vasca lunga e lo affronto in modo più sereno possibile. Sto bene anche se è stato un anno anno un po’ particolare: all’inizio molto bene, poi a metà difficile ma ora va meglio e so quali sono i miei traguardi e le potenzialità. Punto molto sulla staffetta e penso che le staffette azzurre possano raccogliere una finale. E poi, essendomi qualificato per i 100, ho la possibilità di fare la mia gara, vediamo cosa poter riuscire a fare: ovviamente ogni step raggiunto sarà un buon risultato. A Londra per la nostra nazionale non è andata bene, e noi in primis non ne siamo stati contenti: però questo Mondiale bisogna farlo bene indipendentemente da come siano andate le Olimpiadi. Cercheremo di ottenere buoni risultati, chi lottare per le medaglie, chi solo per migliorare i propri tempi. Ognuno ha i propri obiettivi”.
Chi ha poi grandi speranze è Fabio Scozzoli, promessa nella rana: “Le sensazioni sono buone, mancano ancora gli ultimi giorni di scarico e sono i più importanti, quelli in cui si trovano le sensazioni migliori; il lavoro è stato fatto bene, non posso che avere grandi aspettative di medaglia e di giocarmi anche qualcosa in più. Tra di noi il clima è goliardico, è un bellissimo insieme, penso che questa volta potremo fare buone gare anche per riscattarci da Londra”. E soddisfazioni potrebbe darle anche Greg Paltrinieri: “La preparazione è andata bene; negli ultimi mesi, avendo avuto anche la maturità, magari un po’ di allenamenti li ho persi tra una cosa e l’altra ma non mi posso lamentare: mi sto allenando da settembre per questi Mondiali. Vedremo in questi giorni di gara, ma per ora sembra tutto nella norma. Voglio entrare nelle finali degli 800 e dei 1500, è l’obiettivo minimo e sarebbe già una gran cosa, poi una volta in finale tutto può succedere. In squadra ci troviamo tra noi molto bene, siamo un bel gruppo, abbiamo finito il collegiale di 5 giorni ad Ostia, ci siamo conosciuti meglio e carichi per Barcellona: ci faremo il tifo a vicenda”.