Papa Francesco è coerente con se stesso. In Brasile hanno parlato di “colpo di scena”, in Vaticano di “fuori programma”: il Pontefice ha infatti apportato un cambiamento nell’itinerario del viaggio per la Giornata Mondiale della Gioventù e ha deciso che, appena arrivato all’aeroporto Internazionale di Rio de Janeiro, non incontrerà le autorità come previsto ma il suo primo saluto sarà per la folla dei fedeli lungo le strade. Solo in seguito, nel Palazzo Guanabara, incontrerà Dilma Roussef, Presidente del Brasile e il Governatore di Rio Sérgio Cabral. In questi giorni era già noto, inoltre, che in Brasile non sarebbe apparsa la Papamobile: per lui la jeep scoperta, in modo da poter salutare meglio le persone che si assieperanno per salutarlo: a lui, che ha sempre trascorso la vita in mezzo ai poveri, non si addicono le barriere di un’auto blindata. Le polemiche sono state per la sua sicurezza ma nel frattempo, in Brasile, si studiano misure di sicurezza per garantirne l’incolumità, soprattutto nella spiaggia di Copacabana in cui si terranno diversi eventi. Qui sono stati dispiegati circa ventimila agenti delle forze dell’ordine e sono all’erta gli elicotteri militari come anche diversi tiratori scelti sono appostati lungo il percorso del Papa per poter intervenire se necessario. La situazione è resa ancor più difficile perché secondo le stime i pellegrini presenti a Rio de Janeiro in questa settimana sono oltre due milioni e poi anche perché il Pontefice ha intenzione di muoversi liberamente per portare il Vangelo in mezzo alla gente.