Fu la stessa Udinese Calcio ad assicurare il proprio contributo per bocca del presidente Giampaolo Pozzo e poi del capitano Totò Di Natale. “Ho immediatamente contattato i miei amici – dichiarò il calciatore, – ho mandato un messaggio a Cannavaro, ho sentito Tommasi dell’Aic e altri. Tutti si sono resi disponibili a darci una mano perché l’importante sarà essere vicini alla sorella di Piermario non solo per un giorno, ma per tutta la vita”.
La proposta di creare un vitalizio in favore di Maria Carla era arrivata poi, dal Livorno, ma, poi, era stato proprio il presidente dell’Atalanta Antonio Percassi, che aveva deciso di prendersi personalmente l’incarico di provvedere al mantenimento di Maria Carla affermando “Ritengo sia mio dovere personale e quello dell’Atalanta prenderci cura per sempre di Maria Carla Morosini – spiegò Percassi attraverso una nota pubblicata sul sito del club nerazzurro – così come avrebbe fatto Piermario se la sua esistenza non fosse stata tragicamente stroncata. Maria Carla Morosini sarà per sempre parte della famiglia atalantina e non dovrà mai preoccuparsi di nulla”.
Oggi lo zio, Abramo Ferrari, secondo quanto scritto da TgCom, sarebbe l’unico a occuparsi della sorella del calciatore, tragicamente scomparso il 14 aprile 2012, che si trova ricoverata all’Istituto Palazzolo di Grumello del Monte. Maria Carla è affetta infatti da una grave disabilità psichica che le impedisce di provvedere a se stessa. Oltre al fratello Piermario, sono morti anche entrambi i genitori della ragazza e un terzo fratello. Â
Aggiornamenti 18 luglio 16,20:
Nel pomeriggio è arrivata la nota ufficiale con la quale l’Atalanta precisa: “In relazione alle promesse fatte nei confronti di Maria Carla Morosini all’indomani della tragica scomparsa del fratello Piermario, Atalanta B.C. comunica di aver puntualmente adempiuto a quanto concordato direttamente con le persone che quotidianamente si occupano dell’assistenza della Sig.na Morosini. La Società , per scelta e per ragioni di riservatezza, non intende rendere noti i dettagli della propria contribuzione”
nicola
/ luglio 18, 2013Non commento perchè mille possono essere i motivi, piuttosto mi chiedo: è possibile dare un modesto contributo personale, fare versamenti in banca in qualche conto intestato??
tuttacronaca
/ luglio 18, 2013Stiamo cercando di contattare lo zio della ragazza, attraverso Bergamo News, per vedere se è possibile avere un numero di conto. Al momento siamo a conoscenza solo di una Onlus dell’Udinese che si occupa di sociale ma, a quanto ci risulta, non del caso specifico di Maria Carla. Appena potremo darle informazioni certe al riguardo non mancheremo di farlo. Grazie del suo gesto: che sia di esempio per quanti possono, anche con un piccolo contributo, sostenere il caso di Maria Carla
Nicola Volpe
/ luglio 18, 2013La mia personale sensibilità è dovuta semplicem al fatto di aver avuto, per sfortuna o fortuna io non so definirla, il mio amato fratellino bisognoso di cure. Quindi esser cresciuto con lui, certam mi ha “forgiato”. Sono sicuro che in qst momento mi apprezza per quello che ciò che sto cercando di fare.
Il giorno 18 luglio 2013 14:48, tuttacronaca
tuttacronaca
/ luglio 18, 2013Lo pensiamo anche noi: certamente si rende conto di quanto riceve ogni giorno e ne è grato. Purtroppo non abbiamo ancora notizie circa un eventuale conto, ma dalle ultime dichiarazioni rilasciate sembra che comunque la società calcistica si sia presa a cuore il benessere di Maria Carla. Appena avremo ulteriori informazioni non mancheremo di comunicarle. Nel frattempo, auguriamo tanta serenità sia a lei che al fratellino e alla famiglia.