Era la città che faceva muovere gli Usa. Con le sue tre industrie automobilistiche, Gm, Ford e Chrysler, Detroit era il simbolo dei motori americani. Rappresentava la “Motor City” dove venivano prodotte auto capaci anche di realizzare il sogno americano il coast to coast. Ora Detroit ha dichiarato bancarotta. Alla città del self made man si è sostituita la maggior richiesta di fallimento mai presentata da una città nella storia americana. Da anni la città era l’ombra di se stessa, Detroit ha risentito di tutti i mali profondi americani. Dalla corruzione politica alla bolla immobiliare, dal calo demografico dovuto alla perdita di lavoro alla crisi del settore automobilistico. Detroit è anche musica, dagli anni ’40 qui le note risuonavano tra i muri della città per poi arrivare ad essere la “mamma” della tecno. Patria dei festival Jazz e dell’ Hip-hop Summer Jamz Music Festival, Detroit era la città in cui risuonavano i motori e la musica.
Ora resta il suo centro spopolato, gli spettri del passato e il debito pubblico… Ma lei è sempre la città dei gradi grattacieli che si affacciano sull’acqua! Svegliati Detroit, specchiati nell’acqua, ritrova te stessa… nessuno può cancellare la storia che rappresenti, le tue radici sono nel sogno americano e nessuno può sradicarle.
londarmonica
/ luglio 19, 2013Impressionante come una città viva possa diventare una città fantasma, desolante.
tuttacronaca
/ luglio 19, 2013Davvero un pensiero che colpisce e obbliga a riflettere sul momento presente: se anche Motor City è costretta a fermarsi è tempo di trovare soluzioni reali, a livello mondiale