Il «principale rischio sistemico in Europa è la recessione prolungata». Lo ha detto Mario Draghi rispondendo ad una domanda in Parlamento Ue in qualità di presidente della Esrb. Draghi ha aggiunto che «le recessione prolungata sta indebolendo il sistema bancario, aumenta i premi di rischio e danneggia« la capacità di credito.
«Per ridurre al minimo gli effetti prociclici degli interventi», ha aggiunto, Bankitalia ha chiesto alle banche di «aumentare le risorse interne» tagliando ulteriormente costi, dividenti, compensi ed «eventualmente vendendo gli asset non strategici».
«È probabile che gli interventi macroprudenziali saranno sempre più frequenti, tanto fuori quanto all’interno dell’Europa», ha detto Draghi nel corso del suo intervento nella audizione davanti alla Commissione economico-finanziaria del Parlamento europeo (Econ). «Il lavoro di consolidamento dei bilanci pubblici resta inevitabile, non deve essere disfatto ma deve essere amico della crescita», ha poi aggiunto rispondendo ad una domanda sul Portogallo: siamo coscienti del «disagio sociale» inflitto, ma «se fosse disfatto, sappiamo quale sarebbe la reazione dei mercati e porterebbe ad un’ulteriore depressione dell’economia dei paesi in difficolta».
«So che il disagio sociale in alcuni Paesi è una tragedia», ha affermato riferendosi ai Paesi in difficoltà e costretti al consolidamento di bilancio. La situazione dell’inflazione e dell’economia, ha aggiunto, «richiede tassi bassi», e «un rialzo dei tassi di interesse tenderebbe a destabilizzare Paesi in situazione già deboli, rendendoli ancora più deboli».
pd valdengo
/ luglio 8, 2013Reblogged this on .