Uno show destinato a entrare nella storia della musica quello che si è svolto ieri sera all’Olimpico di Roma. Sul palco i Muse, la band britannica che non ha certo bisogno di presentazioni. Un concerto-spettacolo che presto diventerà un dvd che è non solo il mezzo per riascoltare i brani più noti della band ma anche per rivivere un evento mediatico nel suo complesso, attraverso le nuove tecnologie. Luci, laser ed effetti che hanno trasformato per due ore lo stadio di Roma in un pianeta a parte. Circa 60 mila persone sono state protagoniste di un’atmosfera all’Armageddon, tra visioni infernali e i “big della terra” ridotti a cartoni animati (tra cui Obama, Cameron, Merkel, Putin e Papa Francesco), il pubblico ha potuto dimenarsi con l’elettrofunk di Panic Station,Plug in baby, Map of the Problematique e Resistance. Poi non è mancato l’omaggio agli spaghetti western e gli omaggi a Morricone con L’uomo con l’armonica che prepara la cavalcata Knights of Cydonia.
I Muse sono riusciti a “strappare” il pubblico dalla realtà e a portarlo dentro un film in cui ognuno poteva ritornare con la mente a sonorità che accolgono note di quasi trenta anni di vita: dai ’70 agli ’80, senza dimenticare i ’90 mescolando classica, , prog, glam, rock, pop, funky.
In un intervista i Muse avevano dichiarato:
«Molti nostri brani non possono prescindere dalla dimensione del luogo e dall’attrezzatura, non funzionerebbero allo stesso modo in una stanza, senza diecimila persone davanti. Ma un tour simultaneo in posti a misura d’uomo ci piacerebbe farlo, per non dimenticare nulla».