Emanuele Feltri, 34enne di Catania , ha deciso di abbandonare il suo furgone Volkswagen, mercatino ambulante per oggetti vintage, e di trasferirsi in contrada Sciddicuni. Qui sta cercando di difendere la zona di Paternò, quella “terra di nessuno”, con una fattoria dove alleva animali e produce prodotti biologici di alta qualità, qui cerca di “levare la terra sotto i piedi dell’ecomafia”. Per questo la sua presenza in zona non piace molto. Ieri di ritorno da Catania ha trovato tutto il suo gregge distrutto a colpi di pistola, una testa di un animale tagliata e lasciata fuori la porta di casa. Lui non si arrende e non si spaventa va sulla sua pagina Facebook e posta un messaggio: “Sciddicuni esiste e resiste per ricordare che non bisogna essere super eroi per portare avanti i propri ideali, per testimoniare che a volte il coraggio sta proprio nel condurre la propria vita quotidiana con coerenza e senza compromessi. Quando ci renderemo conto che ci stanno togliendo tutto, anche la possibilità di vivere in pace nella propria terra forse inizieremo a voler essere i reali protagonisti del nostro futuro”.
A volte sono gli esempi come Emanuele Feltri a ricordarci che la nostra terra è quanto di più importante abbiamo e invece di tutelarla, la sfregiamo con un utilizzo criminale dell’ambiente.