Beppe Grillo continua il suo attacco a Letta. A quel governo, che secondo il Semplice Portavoce del M5S è “fermo come un paracarro.” e dove “Letta, dedito al gioco del Subbuteo, annuncia, annuncia, annuncia”. Ecco che nel messaggio provocatorio di Grillo “Capitan Findus” si trasforma nella “versione aggiornata e minimalista della presentatrice televisiva Mariolina Cannuli (che prego di scusarmi per l’irriverente, per lei, confronto)”.
Grillo chiede a Letta di adottare “una economia di guerra”, auspica il taglio delle province e incalza dicendo “c’è una calma piatta come in mare quando non vedi un gabbiano, non c’è un’onda, un refolo di vento prima della tempesta. Che aspettiamo? Siamo falliti e lo neghiamo e affossiamo le imprese con carichi insostenibili come l’aumento dell’anticipo dell’Irap, dell’Ires e dell’Irpef definiti dal ministro dell’Economia Saccomanni Un prestito dei contribuenti che a livello individuale ha un peso molto soft. Un peso di 2,3 miliardi di euro, soft- soft, una piuma”.
Poi attacca i pensionati d’oro: “Qualcuno obietterà che si vanno a toccare diritti acquisiti, come nel caso delle pensioni d’oro – osserva ancora Grillo – I diritti acquisiti non sono contemplati più da un pezzo per gli esodati, per i precari, per chi non prenderà mai la pensione. In un’economia di guerra i diritti acquisiti non esistono più”.
Quindi invece di lottare per il ripristino dei diritti ora la lotta si sposta per eliminare i diritti acquisiti? Colpo di caldo, provocazione o propaganda di un partito che perde pezzi forse proprio per la violenza verbale con cui si è posto negli ultimi mesi? Perché distruggere i diritti acquisiti invece di estendere i diritti ai lavoratori che ne sono privi? Non è una politica di “disfacimento” invece che un percorso di risanamento dello stato sociale?