Dopo il tentativo di mobilitare la rete a pagare le spese processuali, Raffaele Sollecito, tenta la strada delle interviste per raccontare ancora una volta la sua vicenda giudiziaria. In un intervista al Sun è il gossip (macabro?) raccontato dallo stesso Sollecito a prendere il sopravvento. L’imputato ricorda infatti il suo rapporto con Amanda e afferma:
“Incontrare Amanda è stato come essere colpiti da un fulmine. Il nostro rapporto era molto intenso. Noi dormivamo insieme e la nostra vita sessuale non era noiosa”.
Poi aggiunge:
“Abbiamo vissuto una cosa così enorme insieme ed è naturale rimanere amici e sostenersi a vicenda.”
Quanto al nuovo iter giudiziario che ora si sta aprendo sull’omicidio Kercher, Sollecito racconta:
“Ci si sente come in un film horror in cui continuano a fare sequel… L’accusa ha una teoria senza prove reali o fatti. E’ estremamente doloroso… Non dimenticherò mai Meredith. E’ stato terribile quello che è successo, ma io non sono responsabile della sua morte. Rudy Guede è in carcere per il suo omicidio e il suo DNA era in tutta la scena del crimine”.
Nella sua intervista c’è anche un riferimento al suo rapporto con la Knox e di come poteva evolvere, Sollecito afferma:
“E’ stato grande. Ero davvero, davvero felice. A causa di quello che è accaduto non abbiamo mai avuto la possibilità di vedere che cosa sarebbe accaduto nel nostro rapporto”.