Il 26 marzo scorso, la prima sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio le assoluzioni pronunciate in appello per Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Oggi sono state presentate le motivazioni del verdetto. Una delle ipotesi avanzate è che l’omicidio di Meredith Kercher potrebbe essere stato conseguenza di una “esclusiva forzatura” della vittima “a un gioco erotico spinto di gruppo, che andò deflagrando, sfuggendo al controllo”. Nella sentenza depositata oggi, la Suprema Corte traccia un “ventaglio di situazioni ipotizzabili” che vanno “dall’accordo genetico sull’opzione di morte”, alla “modifica di un programma che contemplava inizialmente solo il coinvolgimento della giovane inglese in un gioco sessuale non condiviso”, fino all’ipotesi della costrizione di Meredith a partecipare a un “gioco erotico spinto di gruppo”, conclusosi con la morte della ragazza. La Cassazione ha inoltre sottolineato che Rudy Guede non avrebbe agito da solo e che la Corte d’assise d’appello ha “sottovalutato gli indizi a carico di Knox e Sollecito”. Si legge inoltre che “La pronuncia impugnata presta il fianco al lamentato vizio di violazione di legge e di difetto di adeguata motivazione nel passaggio cruciale della ricostruzione del fatto che attiene alla presenza di concorrenti nel reato, nell’abitazione nella disponibilità oltre che della vittima, della sola Knox, in quella maledetta serata, profilo che non va sicuramente inteso in un automatismo probatorio, ma che costituisce un segmento significativo nell’itinerario costruttivo”. Guede, giudicato con il rito abbreviato, sconta una pena di 16 anni di reclusione dopo esser stato condannato in via definitiva “per concorso in omicidio”. Nella sentenza d’appello, inoltre, secondo la Suprema Corte ci sono “molteplici profili di manchevolezze, contraddittorietà ed illogicità manifesta”. “Il giudice del rinvio dovrà porre rimedio – si legge nelle motivazioni depositate oggi – nella sua più ampia facoltà di valutazione, agli aspetti di criticità argomentativa, operando un esame globale e unitario degli indizi, attraverso il quale dovrà essere accertato se la relativa ambiguità di ciascun elemento probatorio possa risolversi, poiché nella valutazione complessiva, ciascun indizio si somma e si integra con gli altri”. L’esito di tale “valutazione osmotica – rilevano i giudici della Cassazione – sarà decisiva non solo a dimostrare la presenza dei due imputati nel locus commissi delicti, ma ad eventualmente delineare la posizione soggettiva dei concorrenti” di Rudy Guede.
La morte di Meredith: forse gioco hard
Pubblicato da tdy22 in giugno 18, 2013
https://tuttacronaca.wordpress.com/2013/06/18/la-morte-di-meredith-forse-gioco-hard/
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