Al centro del provvedimento che potrebbe portare al trasferimento di Francesco Messineo c’è l’accusa, citata dal pm Leonardo Agueci, per la mancata cattura di un boss ricercato senza tregua da anni. Il procuratore capo di Palermo non avrebbe favorito la circolazione delle informazioni all’interno dell’ufficio e “conseguenza di questo difetto di coordinamento sarebbe stata la mancata cattura del latitante Matteo Messina Denaro”.
L’accusa che viene mossa nei confronti del procuratore di Palermo è anche quella di aver avuto rapporti privilegiati con Antonio Ingroia, già procuratore aggiunto nel capoluogo siciliano e leader di Azione Civile, che lo avrebbe condizionato nelle sue decisioni.
Una situazione che avrebbe determinato spaccature e incomprensioni nella Procura palermintana.
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