Ha appena 27 anni la ragazza di origine albanese che ieri ha portato la figlia di un anno al commissariato di Civitanova Marche perché voleva suicidarsi a causa delle difficoltà economiche ”Non ce la faccio piu’. Vi lascio mia figlia, occupatevene voi, non voglio andare a rubare per mantenerla, vado ad ammazzarmi…”. Alla fine i poliziotti sono riusciti a calmarla e a ricostruire la sua storia: l’arrivo in Italia sette anni fa con il marito e altri due bambini, le difficolta’ di oggi, con il marito muratore che non trova piu’ lavoro e lei disoccupata.
pd valdengo
/ giugno 6, 2013Reblogged this on .
Elisabetta Lelli
/ giugno 6, 2013😦
tuttacronaca
/ giugno 6, 2013Tragico, una madre che arriva a questo dovrebbe far capire in che situazione siamo… se ancora non fosse abbastanza chiaro
mario
/ settembre 3, 2013è da schifo che i nostri politici hanno rubato di tutto e continuano a farlo senza mai curarsi della povera gente ,che non chiede niente di straordinario, semplicemente un lavoro per la dignità personale riconosciuto anche dalla Costituzione.Che belle parole quando si legge che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro se fosse vero come sarebbe bello.Mio nonno parlava molto bene del fascismo e diceva che in Italia per risolvere un po di problemi ci voleva un ritorno alla dittatura.Italia siamo un paese governato da miserabili che ogni giorno fanno di tutto per arricchire sempre di piu’ le loro tasche senza fregarsene degli altri.Politici siete ladri autorizzati ma prima o poi tutto questo finirà.
tuttacronaca
/ settembre 3, 2013Durante il fascismo in Italia c’era molta disoccupazione, molto lavoro precario, poche tutele per i lavoratori, per molti dei quali fra l’altro non furono mai versati i contributi dovuti e si sarebbero ritrovati senza pensione alcuna se non fosse intervenuta quella “Sociale”… E c’era al tempo della dittatura anche tanta miseria! Tanto è vero che rimase molto alto il tasso di emigrazione. Non è quindi un teorema dimostrabile che dittatura significhi capacità di risolvere i problemi. Ma è anche vero che la nostra riconquistata democrazia ce la meritiamo poco, perché seguitiamo a tollerare e persino a votare personaggi che hanno sempre pensato ai loro interessi personali senza avere nessuna voglia o capacità di occuparsi della “Res Publica”. Poi accadono fatti come quello della ragazza albanese…Proprio il suo rivolgersi a un’ Istituzione lascia capire lo stato di solitudine e la mancanza di solidarietà e di aiuto verso una famiglia alla disperazione…