Essere aggrediti in pieno giorno a 23 anni a pochi passi dall’Università. Questo è quello che è accaduto ieri, nel pomeriggio, a Napoli a una studentessa che è stata spinta dentro l’androne di un palazzo e poi stuprata da un uomo sui 35-40 anni, sotto la minaccia di un coltello. Secondo quanto riportato da “Il Mattino” la ragazza sarebbe riuscita a scappare e su via dei Decumani avrebbe incrociato la pattuglia della Polizia alla quale avrebbe raccontato l’accaduto. La studentessa avrebbe anche raccontato nei dettagli la violenza, di essere stata quasi sempre tenuta di spalle dall’uomo che abusava di lei tenendole l’arma sotto la gola. Sempre dalle parole della vittima si è appreso che lo stupratore aveva l’alito che puzzava di alcool e che le aveva spento una sigaretta sulla mano ”Urlavo – ha raccontato – Ma nessuno mi ha sentito”. La giovane è stata poi accompagnata all’ospedale Loreto Mare, dopo dove alcuni accertamenti è stata dimessa.
Grazie a questi particolari le forze dell’ordine hanno fermato un uomo che stava seduto a un tavolino di un bar poco distante dal luogo della violenza si tratta di una persona senza fissa dimora originario di Torino. Per lui sono state formulate le accuse di violenza sessuale aggravata, minaccia a mano armata e porto di arma bianca.
Il sindaco di Napoli de Magistris ha definito l’accaduto “un fatto inaccettabile” e ha sottolineato che si tratta di un tema che “riguarda tutta l’Italia e tutto il mondo”, dal momento che la sicurezza “è data da due fattori, una maggiore presenza delle forze dell’ordine e la volontà dei cittadini di riappropriarsi dei propri spazi”. Il primo cittadino ha ricordato di aver già chiesto al ministro Alfano una maggiore presenza delle forze dell’ordine per le strade della città e ha rinnovato l’appello ai napoletani affinché “occupino pacificamente gli spazi urbani”, perché “se abbiamo paura di scendere in strada ci saranno sempre più criminali e meno persone perbene. Portare la gente per strada è il più grande antidoto ai delinquenti, alla camorra e al ripetersi di episodi come quello di ieri”. Per questo il sindaco ha chiesto per Napoli “più eventi culturali, più spazi verdi e più concerti: È importante che gli spazi pubblici siano aperti e non chiusi – ha spiegato – è una battaglia di civiltà”.
La città è sconvolta, c’è paura a Napoli!