La notizia inizia a circolare già nelle prime ore di oggi: si vocifera di una possibile cessione del Genoa. Così un giornalista del Secolo XIX cerca di avvicinarsi a Enrico Preziosi, presidente della squadra ligure, mentre questi sta uscendo da un ristorante di Pegli. Il giornalista, munito di telecamera, va incontro a Preziosi, ma il presidente lo blocca dandogli un calcio e riuscendo alla fine della colluttazione a strappargli la telecamera di mano e a sbatterla a terra.
Così si è giustificato Preziosi «Se mi vogliono riprendere devono chiedermi il permesso: è la mia privacy, avrei potuto denunciarlo. Ma la telecamera gliela ripago. Ero nervoso perché sui giornali locali erano apparse foto del nuovo presidente del Genoa. Potrei dire “magari”, per i soldi che avrei incassato. Ma non è così. Sono sbalordito dalle fandonie che si raccontano. Ci sarà semplicemente un inserimento nel nostro organico di Rosati, che si dimetterà da presidente del Varese. Ci sarà una collaborazione nella conduzione della società. Sostituisco la figura di Lo Monaco con quella di Rosati». Quanto poi alla sua reazione afferma:
“La mia reazione che può essere criticata quanto si vuole, è quella di una persona infastidita. Personalmente dico che la violenza che ho subito all’uscita di un ristorante è maggiore. Io quel gesto, in quel contesto lo rifarei, perchè quello che ho subito è una agguato, un modo subdolo di fare informazione”.
Ma se c’è una violazione della privacy non si può ricorrere a un tribunale senza farsi giustizia da soli? Forse sarebbe davvero un bene se il Genoa passasse di mano? Quantomeno non ci sarebbero più telecamere rotte per mano di un presidente.
pd valdengo
/ giugno 4, 2013L’ha ribloggato su .