L’Italia, un tempo, era terra di poeti, navigatori e santi… ora di caste, di disperati e di evasori. Che succede quando il dipendente guadagna più del datore di lavoro? O che il datore è così generoso da pensare solo alle famiglie dei propri dipendenti (a scapito della sua) o che evade il fisco! Delle due l’una… ma quale? Guadagni miseri, a volte non sufficienti neppure per mandare avanti l’attività che pure resta aperta per anni… Gioiellieri, autosaloni, parrucchieri, bar… ma anche tassisti, estetisti, albergatori! In media queste attività hanno guadagnato meno di 18mila euro, contro i loro dipendenti che si sono invece attestati sui 20.020, come rivelano i dati del ministero dell’Economia. Il reddito medio dichiarato è risultato pari a 28.000 euro per le persone fisiche (+2,4% rispetto al 2010), 38.400 euro per le società di persone (+2,2%) e 32.000 euro per le società di capitali ed enti (+1,3%). Ma spulciando le tabelle dei dati, attività per attività, emerge che molti autonomi e professionisti dichiarano redditi che in alcuni casi superano di poco i mille euro al mese. Come riesce ad esempio a non chiudere un istituto di bellezza che dichiara un reddito medio di 7.200 euro l’anno? Solo per comprare i prodotti che servono per la cura della persona? I bar in media dichiarano 17.800 euro, i taxi 15.600 euro. I gioiellieri invece hanno dichiarato 17.300 euro. Guadagni ridotti anche per alberghi che si fermano a 18.300 euro, gli autosaloni si fermano a 10.100 euro (non hanno venduto neppure un’auto?), i parrucchieri a 13.200 euro.
Va male, anzi malissimo ai gestori di impianti sportivi: 400 euro l’anno, mediamente, nel 2011. Sull’orlo della povertà i noleggiatori di auto: 5.300 euro annui.
Chi invece sembra che non sia stato intaccato dalla crisi sono le farmacie e i notai rispettivamente con redditi medi di 103.400 e 315.600 euro l’anno.
CATEGORIE REDDITO MEDIO IMPRESA O DI LAVORO AUTONOMO Noleggio di autovetture 5.300 euro Negozi abbigliamento e scarpe 6.500 Istituiti di bellezza 7.200 Tintorie e lavanderie 9.100 Negozi giocattoli 9.800 Autosaloni 10.100 Parrucchieri 13.200 Servizi di ristorazione 15.400 Taxi 15.600 Macellerie 16.700 Gioiellieri 17.300 Bar e gelaterie 17.800 Alberghi e affittacamere 18.300 Veterinari 21.000 Imbianchini e muratori 23.600 Architetti 29.100 Avvocati 58.700 Studi medici 69.500 Farmacie 103.400 Notai 315.600
domenico
/ giugno 1, 2013Hanno i dati perché non vanno a controllare subito dai piu bassi
tuttacronaca
/ giugno 1, 2013Sicuramente i controlli si sono intensificati, c’è da dire che molte attività chiudono proprio per crisi mentre altre a malapena sopravvivono