Little Tony è mancato oggi, all’està di 72 anni, nella clinica Villa Margherita a Roma, dove era ricoverato da tre mesi. Antonio Ciacci, così all’anagrafe, si è spento a causa di un tumore. Tra gli interpreti più celebri della musica leggera italiana, reinterpretò in chiave nostrana il rock’n’roll, grazie a cui si assicurò l’appellativo di “Elvis Presley italiano”. Tra i suoi cavalli di battagli, gli intramontabili Cuore Matto e Riderà. Ma gli inizi risalgono a molto prima, grazie ad una famiglia di musicisti e la gavetta nei paesi dei Castelli Romani, nelle balere e nei teatri d’avanspettacolo. Nel 1958 si trasferisce in Inghilterra, assieme ai fratelli, dopo esser stato notato, durante uno spettacolo al Teatro Smeraldo di Milano, dall’impresario inglese Jack Good. E’ all’estero che nasce il gruppo Little Tony and his brothers, con un nome ispirato da Little Richard. Il successo che viene tributato al gruppo trattiene i ragazzi all’estero per alcuni anni durante i quali produce numerosi singoli come Lucille, Johnny B. Good, Shake rattle and roll. Alcuni suoi brani entrano a far parte della colonna sonora di alcuni film, da Blue Monday a Il gangster cerca moglie, da Che tipo rock a I teddy boys della canzone.
Bisogna attendere il 1961 per rivederlo in Italia, sul palco dell’Ariston, in compagnia di Adriano Celentano. Assieme cantano 24 mila baci, aggiudicandosi il secondo posto del Festival di Sanremo ma destinata ad diventare uno dei maggiori successi della discografia di quegli anni, che sono anche quelli delle canzoni per i film, 5 marines per 100 ragazze, Rocco e le sorelle, Nerone ’71, La bella americana e Pugni pupe e marinai. Il primo, vero successo disografico per lui arriva con Il ragazzo col ciuffo: la vetta della classifica è sua. L’hanno successivo prova inutilmente a bissare il successo con So che mi ami ancora, ma deve attendere il 1963 per ottenere il secondo posto al Cantagiro con Se insieme a un altro ti vedrò (scritta da suo fratello Enrico). Nello stesso anno incide con successo T’amo e t’amerò, già presentata da Peppino Gagliardi. E’ anche il periodo in cui inizia la carriera di attore, in numerosi musicarelli. Torna a Sanremo nel 1964 con Quando vedrai la mia ragazza e ottiene un buon successo estivo con Non aspetto nessuno, portata al Cantagiro, e col retro La fine di agosto. Ma Little Tony otterrà la consacrazione solo nel 1966, quando partecipa al Cantagiro con Riderà. Dopo di che un’altra hit infiamma il cuore degli italiani: Cuore matto, prima in classifica e poi fra i primi posti per dodici settimane consecutive.
Nel 1968 la quarta partecipazione a Sanremo con Un uomo piange solo per amore mentre in autunno arrivano Lacrime e La donna di picche. Little Tony arriva anche a fondare una propria etichetta, la “Little Records”, con cui esce E diceva che amava me/Nostalgia e nel 1970 c’è il grande successo di La spada nel cuore, che conquista il quinto posto finale a Sanremo e lui esegue in coppia con Patty Pravo. Meno fulgida è la seconda metà degli anni Settanta, dopo che nel ’74 partecipa di nuovo a Sanremo con Cavalli e a Saint Vincent, semifinalista di “Un disco per l’estate” con Quando c’eri tu. Nel 1975 incide l’album Tony canta Elvis, omaggio al suo idolo, in cuiu ne interpretanda vari classici. Gli anni successivi sono quelli delle partecipazioni alle trasmissioni televisive di revival, in cui ripropone un personaggio che il pubblico non ha mai smesso di amare. Negli anni Ottanta, insieme a Bobby Solo e Rosanna Fratello, forma il supergruppo Ro. Bo. T. (dalle loro iniziali) che riscuote un certo successo. Nel 1981 incide Profumo di mare, celebre sigla della serie televisiva Love Boat.
Elisabetta Lelli
/ Maggio 28, 2013Arrivederci… 😦
tuttacronaca
/ Maggio 28, 2013Un altro tassello della nostra storia musicale che se ne va… ma lascia a noi tanti ricordi.