Drummer Lee Rigby, 25enne di Manchester, era in forza secondo battaglione del Royal Regiment of fusiliers. Per tutti era “Riggers”, colui che riesce a muovere oggetti molto grandi. Un soprannome che lo identificava per la sua disciplina che si accordava però a un carattere estroverso e spiritoso. Era anche un papà di un bambino di 2 anni, Jack. Si era arruolato nel l 2006 e nel 2009 aveva prestato servizio in prima linea in Afghanistan. Sopravvissuto alla guerra, ma non al gesto estremo di due uomini forse in cerca di un personale momento di gloria, più che di un vero e proprio gesto terroristico. Agghiacciante, tremenda e ancora senza una vera motivazione la morte del soldato che si è trovato nel posto sbagliato, nel giorno peggiore della sua vita.
“È l’omicidio senza senso di un soldato che serviva fedelmente il suo esercito – ha commentato il segretario alla difesa, Philip Hammond – Tutti i nostri pensieri sono con la sua famiglia e con quanti devono fare fronte a questa terribile perdita. Questo ci ricorda quanto siamo vulnerabili, ma anche che non dobbiamo farci intimidire da questo tipo di atti terroristici”.