E’ tunisino il nuovo testimone che entra nel caso Ragusa. Fin’ora non aveva mai parlato perché non vede la tv e non conosceva la storia.,Ma da qualche mese è costretto in casa agli arresti domiciliari e così ha visto una puntata di Chi l’ha visto e ha deciso di raccontare la sua verità. Si è ricordato di quella notte di gennaio dello scorso anno in cui rientrando con un suo amico da una discoteca ha visto due uomini nella pineta in Bufalini-Migliarino, non molto lontano dall’abitazione della donna, che stavano bruciando un sacco di oltre un metro. Il testimone dice che non ha visto bene gli uomini anche perché era notte, ricorda solo che uno dei due era alto e magro, con il volto lungo, un identikit che potrebbe ricordare la fisionomia di Antonio Logli. Interrogato l’amico si è avuto un riscontro immediato del racconto.
anna
/ Maggio 29, 2013dicono che quando è scomparsa Roberta c’era neve.. Se c’è neve a terra come si può bruciare? Non è che questo testimone ha sbagliato giorno?
tuttacronaca
/ Maggio 29, 2013Ci sono da considerare anche molte variabili, come la quantità e la consistenza, per due uomini (visto che il testimone ha parlato di una seconda persona che aiutava Logli) non sarebbe stato un problema liberare un piccolo spiazzo. Ovviamente sono solo supposizioni, ci penserà la giustizia, speriamo quanto prima, a fornire le risposte.
anna
/ Maggio 31, 2013io mi riferivo proprio alle condizioni umide / gelide/ bagnate di un terreno in un giorno di neve , a prescindere se lo avessero sgombrato o no dalla neve vera e propria. É difficile tenere il fuoco alto con queste condizioni e se la povera Roberta non si trova vuol dire che è stata bruciata totalmente, ma se il terreno è gelido il fuoco come resiste?
tuttacronaca
/ Maggio 31, 2013Potrebbe dipendere da diversi fattori, potrebbe dipendere da quanti giorni nevicava e siano stati usati dei combustibili o non sia stata creata una qualche “base”. Del resto gli inquirenti hanno controllato il luogo, bisognerà capire quanto valuteranno attendibile la testimonianza. E’ uno dei loro compiti.