E’ notizia delle ultime ore, anche se già nei mesi scorsi se ne era ampiamente parlato, che i parlamentari stellati starebbero prendendo lezioni di comunicazione. Il corso è tenuto da Fabrizio Cotza, “esperto di comunicazioni e relazioni sociali”. Ci partecipano circa 70 pentastellati, gli altri lo hanno ritenuto superfluo, anche se era lo stesso Casaleggio che più volte aveva chiaramente auspicato che si tenesse un corso sulla comunicazione affinché si mettesse fine a quelle riunioni fiume a cui ogni giorno si assiste tra i parlamentari M5S.
Ma perché è così fondamentale? Perché la comunicazione è insita nel M5S. A differenza di altri partiti, i pentastellati devono tenere un filo diretto con i cittadini, monitorare gli stati d’animo, sintetizzarli e portarli al vaglio dell’Aula. Almeno questo nelle intenzioni di fondo del Movimento. Cosa accade quindi se però la comunicazione tra di loro o tra i cittadini viene interrotta o fraintesa? Può portare alla morte del Movimento stesso. Ecco perché Grillo tuona sempre contro le tv, perché sa perfettamente che il loro pubblico può allontanarsi in qualsiasi istante per una frase sbagliata o per un gesto involontario che rompe la fiducia con l’elettore. Il Movimento è sottoposto a ondeggiamenti… chi vota M5S ha votato fino a ieri per la Lega, per il Pdl e per il Pd… Sono i delusi, gli emarginati, i deboli che hanno deciso di riprendersi il diritto che gli spetta di urlare contro sempre e comunque a un sistema che non ha fatto altro che impoverirli ed estraniarli dal proprio territorio. Sono quei genitori il cui figlio/a è stato costretto ad andare all’estero per lavorare, sono quegli operai in cig o gli esodati in cui futuro è incerto… La comunicazione quindi diventa il nodo più importante per mantenere vivo il dialogo, per mostrarsi come forza “diversa”, come vero e proprio punto di rottura con il passato. Ecco perché andare a lezione di comunicazione diventa essenziale!