Governo al servizio… del condono edilizio? Dopo anni di danno all’ambiente irreparabili, dopo sfregi su sfregi, dopo aver costruito in zone non sicure e con materiali scadenti per poi chiedere soldi allo Stato al primo terremoto, anche lieve, che ha ridotto in cenere le abitazioni o dopo un esondazione che ha distrutto la propria villetta costruita abusivamente sull’argine di un fiume, dopo tante promesse di aver cercato una politica sostenibile… torna alla ribalta il CONDONO EDILIZIO!!!
Quella legge che priva i cittadini onesti di poter vivere il territorio e ne abbassa immediatamente il prezzo poiché nessuno vuole più abitare in zone degradate da costruzioni nate come funghi, senza un piano edilizio predisposto dal comune e soprattutto deturpa l’ambiente con gravi ripercussioni su flora e fauna. Uno scempio, un crimine verso la natura e verso i concittadini che poi viene legalizzato dallo Stato.
Questi i dati della regione campania: 129mila case illegali, 6mila ogni anno, 500 al mese, 16 al giorno, una industria che non risente di spread e crisi e che per rilanciarsi aspetta una sola parola d’ordine: sanatoria.
Francesco Nitto Palma nella sua prima intervista da presidente della Commissione giustizia del Senato, lo ha promesso: “Presenteremo subito una iniziativa di legge per tutelare gli interessi dei cittadini campani che non possono vedere andar giù la loro casa”. Un disegno di legge è già pronto. “Il condono – dice Arturo Scotto, deputato napoletano di Sel – è l’autobiografia del Pdl in Campania, qui alle scorse elezioni, in due settimane, Berlusconi è riuscito a recuperare migliaia di voti concedendo quella che è una vera e propria licenza di uccidere il territorio. Ora vogliono riaprire i termini del condono, una iattura, con il Pd che sembra essere dentro un incantesimo e vuole trasformare i rospi (Alfano, Cesaro, Nitto Palma) in fatine”.
“L’abusivismo in Campania – è la reazione di Michele Buonomo, presidente di Legambiente – ha creato situazioni di non ritorno, le case illegali sono migliaia, quelle costruite per necessità una piccolissima percentuale. Si vada a vedere piuttosto chi c’è dietro l’urbanistica totalmente abusiva”.
Ma chi c’è spesso e volentieri dietro l’abuso edilizio? La camorra. Non a caso l’81% dei comuni sciolti per mafia in Campania negli ultimi vent’anni è stato commissariato anche per gli abusi edilizi e per il mattone illegale. In provincia di Napoli sono l’83%, il 77% in quella di Caserta. A Napoli c’è poi un intero quartiere nato abusivo: Pianura che conta 58mila abitanti e 70mila domande di sanatoria. Una micro città all’interno di una metropoli!
Inoltre su queste case abusive si risparmia: non si paga l’Imu, nè la tassa sui rifiuti urbani… spesso si riesce a eludere anche luce, gas e acqua. Ma anche se regolarizzate queste case non porteranno mai l’Imu nelle casse statali… saranno sempre classificate come prima casa!