L’Italia è un Paese allo stremo della sopportazione e reagisce con violenza e intolleranza. I politici, pur dicendo di capire la popolazione, fanno dichiarazioni che spesso vengono prese come minacce dai cittadini… si è oltrepassato il limite da entrambe le parti. Lo ius soli non era tra le priorità del governo eppure sono giorni che le prime pagine dei giornali parlano del diritto di cittadinanza per gli stranieri nati in Italia. In un clima rovente, con la disoccupazione ai record della storia repubblicana italiana, con la sanità al collasso e la scuola in crisi, i cittadini italiani si vedono insidiare i diritti minimi. E’ lo scontro tra poveri, tra classi disagiate che si sentono emarginate dai flussi migratori. L’emarginazione è vissuta nel settore edilizio con sempre più cantieri in mano agli stranieri provenienti dai paesi dell’est. L’emarginazione la si vive iscrivendo un figlio alla materna ed essendo messi in lista dietro alle famiglie straniere. Il razzismo nasce dal disagio e non si può condannare senza capire ciò che c’è dietro. Ci sono anni di politiche sbagliate, ci sono aiuti ai paesi del terzo mondo che per decenni sono finiti nelle tasche sbagliate e ci sono leggi che gli stranieri non non vogliono riconoscere e che la polizia, debilitata anche dai tagli al bilancio, non riesce a far rispettare. Lo straniero percepito come colui che strupra, spaccia, si prostituisce, compie rapine e omicidi, può anche essere un luogo comune, ma per molti è anche una realtà con cui convivere. Le scritte come quelle apparse a Pistoia non sono la soluzione, sono forme solo di debolezza che va contrastata. Vanno educati gli italiani a non essere intolleranti, vanno educati gli stranieri a non essere violenti. Vanno educati gli italiani a sentirsi prima di tutto cittadini del mondo e accogliere quindi anche altri cittadini, ma vanno educati gli stranieri a rispettare le leggi e le donne.
La situazione è esplosiva in Italia e quella scritta ne è una testimonianza. Dovrebbe essere un monito per chi inneggia troppo facilmente allo ius soli senza considerare i costi economici che una tale riforma implica, dovrebbe essere la bilancia per la politica di risolvere un problema che non è il colore della pelle di un cittadino, ma è l’insofferenza degli emarginati italiani che ancora una volta rischiano di essere ancora più emarginati nella loro terra. Poi i Borghezio di tutto sono solo penosi e irritanti, ma per tutti gli altri ci può essere un dialogo. Non basta gridare allo scandalo e voltarsi dall’altra parte per risolvere un problema che rischia di far scoppiare una rivolta in Italia… bisogna spiegare e dare certezze economiche e sociali. Dare pene esemplari a chiunque compia un crimine, punire la violenza contro le donne e non dover assistere alle cinghiate nei confronti di una ragazza senegalese in una piazza italiana… bisogna imparare ad ascoltare il dissenso per aprire un dialogo… Non è più tempo di condannare e reprimere, ma di parlare e capire le paure, le emarginazioni e i disagi a prescindere dal colore della pelle.
giorgio
/ Maggio 10, 2013sparate a chi ha scritto sul muro
tuttacronaca
/ Maggio 10, 2013Ormai la gente non sa più come incanalare l’odio