Fiat e Fiat Industrial investiranno 7,4 miliardi di dollari in Brasile nel periodo 2013-2016.
Lo ha annunciato l’amministratore delegato di Fiat Group, Sergio Marchionne, al termine di un incontro con la presidente del Brasile, Dilma Rousseff. L’investimento creerà 7.700 posti di lavoro nel nuovo stabilimento di Goiana più altri 12mila con l’indotto, secondo il presidente di Fiat Chrysler America Latina, Cledorvino Belini, presente all’incontro nel palazzo presidenziale di Planalto, a Brasilia.
In Brasile ci sarà naturalmente un piano di investimento che prevede innovazione tecnologica, aumento della capacità produttiva e lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie. In Italia invece, non si muove nulla alla Mirafiori!
”Siamo a conoscenza che ci sono diverse alternative per Mirafiori, di cui non si può parlare perchè Marchionne non ha sciolto le riserve”, ha detto Mauro Ferrari, presidente del gruppo Componenti Anfia parlando ai giornalisti a margine di un incontro sul futuro della componentistica a Torino.
“E’ necessario che questo Paese diventi normale, governato stabilmente – ha aggiunto Ferari- con l’etica al primo posto e poi la competitività. Il produttore che deve investire se non si chiarisce il quadro politico non può programmare a lungo termine”. Allora perchè la Fiat continua a fare la sanguisuga al popolo italiano con la Cig se non è governabile? Si prendono soldi in Italia e si investono all’estero? E’ questa la ripresa? E’ questo il modello? La piccola impresa muore senza Cig e la Fiat va in Brasile?
pd valdengo
/ Maggio 7, 2013L’ha ribloggato su .
Fabio
/ Maggio 8, 2013Non capisco questo commento: si prendono soldi in Italia e si investono all’estero? Ma dove vive? Quali soldi? Semmai è grazie agli stabilimenti all’estero se sopravvivono quelli italiani. Povera Italia.
tuttacronaca
/ Maggio 8, 2013Se lei crede nelle favole, non saremo noi a dissuaderla saranno i fatti! Se crede alle parole di Marchionne che per anni non ha investito soldi negli stabilimenti di Mirafiori, producendo in Italia macchine di vecchi generazione mentre all’estero si studiavano metodi competitivi e innovativi si dovrebbe anche domandare come mai serve ancora alla Fiat la Cig… vera piaga Italiana pagata dai pensionati e dagli impiegati a una fabbrica che all’estero assume 7700 persone… se lei lo giudica etico forse dobbiamo rivedere la parola nel vocabolario… senza considerare lo scandalo degli operai licenziati e mai riassunti… ma seguitiamo a credere alle favole che gli industriali ci propinano!
Fabio
/ Maggio 8, 2013Io vedo i fatti e soprattutto i conti della fiat, economicamente conviene investire all’estero, eticamente fossi io imprenditore me ne sbatterei di fantocciani italiani che vogliono solo lo stipendio garantito e senza meritarselo. Da premettere che sono di sinistra e in fiat ci lavoro e conosco la realtà.
tuttacronaca
/ Maggio 8, 2013Forse lei ci lavora, ma certo non sa amare il suo lavoro se parla così. Lavorarci poi non significa avere una visione a 360°. Quando si è dentro un meccanismo si può essere obnubilati da quello che si vede intorno senza comprenderne le mosse strategiche e i criteri economici dei vertici aziendali. Lei se ne può anche sbattere dell’etica, ma perde la parte migliore dell’essere umano, quella più sensibile, quella creativa, quella che magari se ben investita rende molto di più che lo sfruttamento di operai sottopagati… rileggiamo Olivetti e forse capiremo veramente il mondo dell’imprenditoria. Grazie di aver voluto contribuire con la sua esperienza.
multiplone
/ Maggio 9, 2013Questo Fabio è uno stipendiato del Marcionne, scrive anche su altri Blog.
Se veramente lavora in Fiat ( credo che sia un consulente) non potrà non rendersi conto che la situazione è drammatica, L’ indotto , lavora solo grazie alla concorrenza, che è venuta in Italia perchè a costi inferiori si i migliori prodotti sul mercato, grazie alle capacita dei lavoratori italiani, che perdono nella guerra della competitività solo perche la classe imprenditoriale e dirigente non è capace di fare il proprio lavoro, ovvero organizzare e dirigere efficaciemente ..
Comunque anche la storia degli investimenti brasiliani è la solita BALLA del grande AD infatti 4 milardi sono quelli che doveva investire dal 2011 al 2013, che fin’ ora i brasiliani non hanno visto.
Ricordiamoci poi che lo stato italiano ha sgravato 280 milioni di € alla FIAT in Italia per i guadagni non tassati fatti in BRASILE !!!!!.
Ultima cosa i conti economici , se un’ azienda sta sfruttando lo stato per la cassa integrazione, non dovrebbe avere utili per i soci, come fa? semplice nelle voci dei bilancio si nascondono le passività sotto altre voci ( tanto chi controlla) e si capitalizza i la creazione valore ( differenza valore azioni)
tuttacronaca
/ Maggio 9, 2013Il problema di fondo è che la Fiat, industria italiana, dovrebbe esportare all’estero un’eccellenza nel mondo dell’automobile made in Italy e invece cerca profitti facili, spesso a danno della qualità, usando manodopera a basso costo in tutto il mondo, mentre in Italia al momento ci sono solo promesse (che vista la storia pregressa dell’azienda non si sa se verranno rispettate o meno) e cig. Non a caso si richiamava la figura di Olivetti che ha sempre valorizzato i suoi operai e ha utilizzato il metro dell’etica per il raggiungimento del profitto. Grazie del suo contributo.